Francesco Indrieri

Francesco Indrieri, un fotografo della nouvelle vague


 Già dall’epoca del rinascimento, gli artisti pittori utilizzavano degli apparecchi ottici che proiettavano su una superficie il tracciato dei loro paesaggi, ma è solamente nel 1839 che si aprì la via d’una nuova attività professionale, quella del fotografo, che alla fine del XIX esimo secolo fu considerata come una professione emergente. In effetti, in questo periodo, la fotografia diventa un mezzo fondamentale al servizio della ricerca scientifica, dell’informazione, della pubblicità e dell’arte. Ma è nel 1888 che la fotografia diventa alla portata di tutti (per modo di dire), con l’apparizione del primo apparecchio semplificato, il Kodak, inventato e lanciato da George Eastman con lo slogan “pigiate sul bottone e noi faremo il resto”. Questa tecnica divenuta un’arte ha fatto irruzione nella vita di tutti i giorni e non cesserà mai di perfezionarsi.“Fin dal suo avvento, la fotografia stupisce” come l’ha confermato Francesco Indrieri, un giovane fotografo di 22 anni, appassionato di Firenze sua città natale, dalla pittura, dall’architettura e dalla fotografia che pratica in modo egregio con forti speranze di farne un mestiere. Francesco Indrieri potrebbe soffermarsi delle ore a raccontarci la storia della fotografia, del suo inventore, i più grandi fotografi che hanno marcato la storia e la sua evoluzione, dalla placca di vetro alla pellicola in bobina, fino all’arrivo del numerico… una vera enciclopedia. Studente da qualche anno in fotografia architettonica, Francesco Indrieri, fotografo della nouvelle vague ha già alle sue spalle diversi anni di pratica e un gran numero di scatti al suo attivo, tra cui la magnifica serie di foto intitolata “Che bella Firenze!!!” che potrete ammirare sul suo blog e che sarà esposta nella sua scuola fra qualche settimana in occasione della “Giornata delle porte aperte”.