Francesco Indrieri

Francesco Indrieri : L’inquadratura statica e dinamica.


Ieri vi avevo suggerito qualche accorgimento riguardo all’importanza della luce e della meteo nella fotografia architettonica Oggi vorrei parlarvi dell’inquadratura dinamica e statica e quanto queste influenzino qualitativamente la fotografia d’un edificio. Sono Francesco Indrieri e questo è il mio blog fotografico in cui oltre ai miei scatti potete trovare consigli tecnici e diversi topics relativi alla fotografia architettonica, soprattutto rinascimentale.Come ben sapete, voi che siete degli assidui frequentatori del mio blog, ho 22 anni e abito a Firenze, dove frequento una scuola di fotografia per perfezionarmi nella fotografia architettonica. Per ottenere uno scatto eccezionale è importante scegliere una prospettiva che “parli”. Collocatevi di fronte all’edificio che volete catturare e spostatevi, scegliete diverse posizioni e dei primi piani che daranno alla vostra foto un’altra dimensione e decentrate il vostro soggetto principale. L’importante è essere intuitivi e lasciare esprimere le linee più rimarchevoli dell’edificio. Bisogna trovare il quadro più propizio affinché la vostra immagine risulti attraente e originale. Inversamente, l’inquadratura statica è quella che porta stabilità alla vostra immagine e accentua l’impressione di solidità dell’edificio fotografato.
L’inquadratura statica può rivelarsi d’una grande efficacia se il soggetto è adatto, ma nessun dettaglio deve essere ignorato per ottenere un buon risultato. Linee orizzontali ben dritte, una simmetria perfetta, l’inquadratura non deve lasciare niente al caso. Per questo scopo vi consiglio d’utilizzare un treppiedi affinché coloro che contempleranno l’immagine si rendano conto immediatamente della vostra intenzione di strutturare lo scatto in modo molto regolare. Per meglio comprendere quest’aspetto dell’inquadratura statica osservate sempre all’interno del blog la sezione denominata: “Inquadratura dinamica e statica, analisi di Francesco Indrieri”, dove diversi soggetti architettonici fiorentini sono stati ripresi sia in modo centrato che decentrato ottenendo un risultato completamente diverso.