FRANCESCO ZIZZI

Carige vola in Borsa, ma subisce rosso da 1,7 miliardi. Verranno venduti asset (assicurazioni e asset non core)


(Pierluigi Montani, Amministratore Delegato Carige)Banca Carige vola in Borsa sul +12,87%. L’aumento di capitale sarà di 800 milioni, il massimo consentito dalla delega conferita dall’assemblea. Decisione del Consiglio d’Amministrazione dopo aver approvato il piano industriale 2014-2018 e i conti dell’esercizio appena concluso.Il 2013 segna il passivo evidente nella storia dell’istituto ligure: una perdita di 1,76 miliardi di euro, a causa della svalutazione quasi integrale degli avviamenti (per 1,67 miliardi) e di una evidente pulizia nel portafoglio crediti, dove sono state apportate rettifiche per 1,09 miliardi. Un lavoro portato avanti dal nuovo amministratore delegato, Piero Montani, su spinta di Bankitalia e che ha permesso di elevare la copertura delle sofferenze al 56,3% (dal precedente 49,8%). Nell’ambito del piano industriale è stato anche deciso di ridurre l’organico attraverso 600 prepensionamenti incentivati da realizzare entro il 2018. Un centinaio di filiali verranno chiuse.Il piano conferma l’intenzione di liberarsi delle assicurazioni e degli asset non core, il gruppo punta a un rote (ritorno sul capitale tangibile) del 9%, a ridurre il cost-income (rapporto tra costi e ricavi) al 51,4% e a raggiungere un livello di Cet1, importante indicatore di solidità patrimoniale sotto Basilea III, dell’11,5%. Quanto all’aumento di capitale l’intenzione del cda, come concordato con la Fondazione Carige, è di procedere a giugno, con l’avvio della negoziazione dei diritti di opzione in borsa. Il buon esito della ricapitalizzazione, è garantito dal consorzio di garanzia a cui partecipano Mediobanca, Citigroup, Credit Suisse, Deutsche bank, Unicredit, Commerzbank, Nomura, Santander.