FRANCESCO ZIZZI

La manovra scuce la ricerca e pone serie difficoltà sugli enti locali


La protesta degli enti locali, occupa circa il 50 per cento della manovra.  Pensate che Formigoni ha dichiarato che le misure previste non sono lineari e paiono in forte contrasto per il posizionamento del federalismo fiscale.  In due anni verranno tagliati 10 miliardi alle Regioni. 14 miliardi verranno risparmiati e i tagli di spese dei ministeri affiorano al 10%. Questo parrebbe un tracollo, una cappia al collo maggiore perchè non consentirebbe di fornire la spesa sociale per ridisegnare la spesa sociale, chiedendo cmq al Governo di sedersi attorno ad un tavolo per segnare l'atto esecutivo da affrontare.Sulla ricerca, invece, Ventisette gli enti di previdenza e di ricerca che vengono soppressi. Tra questi l'Isae: per impedirne la chiusura è in stata avviata una raccolta di firme alla quale stanno partecipando studiosi esperti. Per quanto riguarda i tagli alla scuola e all'università, è stata avviata una manifestazione che conta già migliaia di iscritti. La finanziaria viene giudicata da docenti, assistenti e ricercatori una scelta poco innovativa, lungimirante, che penalizzerà notevolmente una ricerca che in questi anni ha già subito notevoli ridimensionamenti. Lamaggior parte delle misure allo studio vadano a colpire le fasce giovani ed i ricercatori attivi, colpendo il cuore del sistema ricerca.