Creato da francescozizzi il 25/05/2010

FRANCESCO ZIZZI

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Unipol vende Milano Ass. in due tranche.Obblighi da rispettare con l'acquisizione di Fonsai: 1,7 miliardi di premi sul mercato

Post n°444 pubblicato il 04 Maggio 2013 da francescozizzi

Milano Assicurazioni verrà venduta separatamente in due tranches da Unipol. Vediamoli meglio. Da una parte ci saranno la Liguria Assicurazioni e una parte della Milano Assicurazioni. Dall’altra parte, verrà venduta la Sasa assieme all’altra parte della Milano Assicurazioni. Arrivano già le prime manifestazioni di interesse, mentre entro l’estate arriveranno le offerte non vincolanti. Tra i competitors interessati spiccano Axa, Allianz, Aviva, Zurich, mentre Cattolica pare essersi defilata nelle ultime ore. E’difficile fare una previsione sul valore del pacchetto che verrà ceduto, ma attraverso alcune stime, considerati i multipli di settore pari 0,3-0,5 volte i premi, l’incasso potrebbe essere compreso tra 500 e 800 milioni di euro. Entro la prossima settimana verranno inviati gli information memorandum a tutti i soggetti che hanno manifestato interesse, con l’obiettivo di raccogliere le offerte non vincolanti per metà Giugno, aprire la Data Room per ricevere proposte vincolanti entro fine Luglio, e chiudere il contratto definito tra Settembre e Ottobre. Attualmente manca il via libera Ivass che riceverà la documentazione necessaria e che potrà riprendere l’esame del dossier.

Carlo Cimbri, amministratore delegato Unipol, mette in vendita 1,7 miliardi di premi richiesti dall’Antritrust, equivalenti alla settima compagnia danni operante sul mercato italiano. La compagnia bolognese, alle prese con l’assemblea che dovrà approvare il primo bilancio dopo l’operazione Fonsai, mette in archivio un esercizio chiuso con 469 milioni di utili netti e assicura ai propri soci, cui nel passato ha chiesto aumenti di capitale per 2,2 miliardi di euro, una cedola pari a 15 centesimi per azioni ordinarie e 17 centesimi per azioni privilegiate.

Le buone notizie vengono anche dal mercato danni. Il calo è del 2%, ma i sinistri sono in flessione e il combined ratio ha superato il target del piano industriale 2010/2012. Poi sarà necessario, una volta approvato il bilancio 2012, a rispondere alle richieste Ivass, per poi affrontare il nodo delle reti agenziali.

 
 
 

L'assemblea degli azionisti si divide su Bonomi

Post n°443 pubblicato il 27 Aprile 2013 da francescozizzi


La trasformazione della Banca Popolare di Milano in società per azioni (Spa) si prepara a un primo test assembleare. Convocati gli azionisti per approvare il bilancio 2012 e decidere l’ammissione del voto a distanza. Il tema che scuote le perplessità degli azionisti riguarda il  progetto di Andrea Bonomi, presidente del consiglio di gestione di Bpm e azionista dell’istituto attraverso la sua Investindustrial con una quota pari all’8,6%, per la trasformazione della banca in Società per azioni.

I sindacati bocciano l’iniziativa, aprono al rinnovo della governance ma preservando la natura popolare dell’istituto. il piano prevede la nascita di una Fondazione ad hoc a cui venga destinato annualmente il 5% dell’utile netto e che dovrebbe eleggere, tre consiglieri di sorveglianza su 15, indipendentemente dal numero di voti ottenuti in assemblea. Tuttavia, entrambe queste prerogative sono destinate a decadere nel caso di un’opa o scambio che provocasse un cambio di proprietà della banca. In questo caso, però, il nuovo azionista di maggioranza dovrebbe anche pagare un indennizzo (la cosiddetta poison pill), calcolato con una formula basata sui corsi di Borsa del titolo Bpm, alla Fondazione.

Un altro elemento che differenzierebbe la Bpm spa sarebbe il limite al possesso azionario fissato al 10% del capitale, che obbligherebbe futuri pretendenti al controllo della banca a lanciare un’offerta pubblica d’acquisto (Opa) su tutte le azioni in circolazione, eliminando la costruzione di una partecipazione “di blocco” appena al di sotto del 30%, limite superato il quale il lancio dell’offerta è obbligatorio per legge.

 

 
 
 

CARIPLO TORNA IN UTILE

Post n°441 pubblicato il 26 Aprile 2013 da francescozizzi

Fondazione Cariplo ha nominato una nuova commissione centrale di beneficenza. La metà dei quaranta componenti è nuova, tra le new entry spiccano i bocconiani Giovanni Fosti e Paola Profeta, l’immunologo Alberto Mantovani e la svizzera Vera Kupper Staub, esperta di fondi pensione. Cariplo ha approvato il bilancio duemiladodici che vede il ritorno all’utile dopo un 2011 chiuso in rosso per sette milioni. E’ stato calcolato un avanzo di 278,3 milioni (166,4 nel 2010) risultato che ha permesso di registrare accantonamenti per 17,5 milioni al Fondo di stabilizzazione delle erogazioni che supera i 200 milioni. La performance è stata caratterizzata dal risultato degli investimenti extrabancari gestiti da Polaris, che hanno superato ogni rosea previsione e reso 218,2 milioni: al 31 Dicembre duemiladodici, il patrimonio netto contabile risultava essere pari a 6,55 miliardi, la stima del patrimonio netto a prezzi di mercato di 6,08 miliardi, con un 4,14% in più sull’anno precedente. Capitolo erogazioni: investimento complessivo nel duemiladodici di 140 milioni, di cui 50,5 destinati al Welfare, 10,8 destinati all’ambiente,48,8 all’Arte-cultura e 24,4 per la ricerca scientifica. Il Presidente Guzzetti sottolinea il proprio compiacimento: “Siamo soddisfatti per la capacità di aver saputo mantenere ed incrementare il valore del nostro patrimonio in un anno difficile come il duemiladodici, e di aver creduto nei mille progetti realizzati con 140 milioni al loro sostegno. L’attività della Fondazione non va solamente considerata dal punto di vista delle risorse economiche, ma per la capacità strategica con cui realizziamo gli obiettivi”. Attraverso un erogazione annua pari a circa 180 milioni tra il 1998 e il 2012, la Fondazione Cariplo ha conseguito l’obiettivo erogativo del 3% del patrimonio netto contabile, in modo da conservare il valore di mercato patrimoniale, in seguito alle erogazioni.

 
 
 

MEDIOLANUM PROGRAMMA UN 2013 IN CRESCITA

Post n°440 pubblicato il 26 Aprile 2013 da francescozizzi

Durante l’assemblea annuale, Mediolanum crea le condizioni necessarie per ripetere i risultati record conseguiti l’anno scorso. Il VicePresidente Massimo Doris è categorico: “Abbiamo aumentato la nostra liquidità da 500-600 milioni a 5 miliardi, per tenere presente della liquidità dei mercati, in modo da fare fronte a eventuali downgrade o haircut che potrebbero accadere sui titoli di stato”. Sulle stime di utile, Doris non si aspetta grandi differenze nel nuovo anno: “Lo scorso 2012 è stato buono, ma non eccezionale. L’utile record superiore al precedente record di 233 milioni del 2005 non è legato a elementi straordinari, ma al business che sembra funzionare. Le masse amministrate sono aumentate arrivando a 51,6 miliardi, delle quali 42,4 per Mediolanum Banca”. Il 2013 è stato caratterizzato da una partenza confortante, anche se c’è da registrare una raccolta del primo trimestre inferiore al 2012: “Aprile procede bene – continua Doris – e le commissioni di performance sono ripetibili anche nel nuovo anno, se i mercati procederanno a una buona tenuta”.

 
 
 

Fondazione Cariplo investe 70 milioni in Cassa Depositi e prestiti

Post n°439 pubblicato il 15 Aprile 2013 da francescozizzi

La Fondazione Cariplo raddoppia in Cassa Depositi e Prestiti investendo altri 70 milioni e guadagna l’1,84% del capitale ordinario, mentre prima aveva ottenuto il 2,57% di un capitale inferiore per il 70% di azioni ordinarie e 30% di azioni privilegiate. Cassa Depositi e Prestiti ha ottenuto 2,8 miliardi di utili nel bilancio 2012 e sta industrializzando le funzioni di housing sociale,private equity e venture capital, dove Cariplo è stata protagonista attraverso i fondi “Abitare sociale, Fondamenta 1 e TT Venture”.

Si è conclusa con i pagamenti la conversione delle azioni privilegiate in ordinarie che comporterà le fondazioni azioniste di Cdp a possedere il 20% di Cdp contro il 30% precedente. Cosa succederà? Cariplo convertirà tutte le azioni privilegiate, (per un totale di 8 milioni 984 mila azioni), per un totale di 89 milioni di euro,ma per 67 milioni ne acquisterà 1 milione 45mila 197.

Se a questi dati vogliamo aggiungere i 19,5 milioni dalla restituzione dei dividendi in eccesso, Cariplo avrà iniettato 175,5 milioni, contro gli 89 milioni di ieri. Guzzetti può ritenersi soddisfatto, così come l’ente di Via Goito presieduto da Franco Bassanini,il cui valore di mercato è triplicato a 19,03 miliardi nel Dicembre 2012, per la quota dell’1,84% del capitale ordinario, che come spiega il Direttore Finanziario Cariplo Francesco Lorenzetti “è lievemente al di sotto della Fondazione Banco di Sardegna. Così le fondazioni si riavvicinano al 20% di Cdp”.

 
 
 

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