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RIMINI:VOGLIA DI TERZO POLO


Tra un sondaggio,un diktat e una delegittimazione la campagna elettorale a Rimini si muove,Gnassi a parte,  tra mille incertezze e molto gossip. La falsa partenza di Formica misconosciuto dall’interno dello stesso PDL rimescola le carte e al centro manca all’appello una formazione che molti avevano salutato come nuova dopo la burrasca che ha  scosso la leadership del premier: manca il “Terzo polo.”Chi l’ha visto ??? C’è chi fa il catenaccio e blocca qualsiasi prospettiva di nascita della neonata formazione a livello locale a meno che non siano tutti d’accordo nel riconoscerlo come capo e candidato unico indiscusso. Altri invece sembrano  in cerca di alternativa a quanto pare, ma non hanno  fretta di portarsi avanti col lavoro finchè i loro competitors  non mollano la presa  e tutti capiscono che in questo modo si fa poca strada. Di Rutelli e dei suoi seguaci all’ombra di Palazzo Garampi non è dato sapere almeno a noi dalle parti di Miramare che non abbiamo però  la pretesa di sapere sempre tutto. C’è poco da stare allegri con queste prospettive. Ognuno per conto suo e Dio,se non ha cose più importanti,per tutti. Si spreca una buona occasione. E così una forza politica come il neonato Terzo Polo di Fini,Casini e Rutelli che a Rimini, unito, potrebbe anche mirare ad attestarsi a un 12/13%  o più mettendo in rete tutte le sue potenzialità,  decide di lasciare la mano agli altri accontentandosi di quello che ciascuna componente porterà a casa per conto suo. In coalizione con il PD un Terzo polo forte di queste percentuali potrebbe condizionare seriamente la politica cittadina  sciogliendo definitivamente le contraddizioni che hanno permeato l’attuale giunta dimissionaria fino a  minarne la credibilità. Si potrebbe in questo modo ridare slancio alle politiche per la costruzione di un nuovo modello di turismo in grado di affrontare le scommesse e le sfide piene di insidie che la crisi ci ha messo davanti. Senza parlare delle grandi infrastrutture da completare  a partire dalla mobilità  per arrivare,tra l’altro, ai grandi progetti in bilico della zona sud e allo svecchiamento della macchina burocratica del Comune, ingessata da anni e incapace di rispondere tempestivamente ai bisogni del mondo dell’impresa e del lavoro. Per questo penso,nel rispetto di tutte le posizioni espresse in buona fede, che sia necessario ascoltare anche tutti coloro che come me a Rimini si riconoscono nelle posizioni dei moderati ma rigettano il modello che abbina la spregiudicatezza in politica e la disinvoltura nel privato che ha distinto l’era berlusconiana. Per questo c’è bisogno di aria fresca. Dobbiamo costituire il terzo polo subito a Rimini e puntare a un’alleanza solida,trasparente e leale con il centrosinistra per il rinnovamento e il bene della città. Franco Albanesi,albergatore di Miramare.