sognatore romano

La Passeggiata di Campo Carleo un percorso tre volte millenario la strada più antica di Roma


 La Passeggiata di Campo Carleo un percorso tre volte millenariola strada più antica di Roma  La riapertura avvenuta nell’1990 della “ passarella “ che da via di campo carleo ( e piazza del’ grillo ) conduce a via Alessandrina ( e quindi a via dei Fori Imperiali ) non ebbe molta eco . E certamente la maggior parte dei romani non sa nemmeno di cosa stiamo parlando e dove si trovi la passarella .Siamo ai Fori imperiali giusto a ridosso della “terrazza domizianea “ quella costruzione curva in mattoni a più piani che parte dal foro di augusto e di traiano sovrastata dalla loggia dei cavalieri di rodi . la funzione dell’manufatto ci è ignota , anche se si suppone doveva essere in relazione con il foro di augusto e la grande aula loggiata poi trasformata in vista dai cavalieri , e databile con certezza all’epoca di Domiziano , raggiunse la sua forma definitiva con l’aggiunta di alcune tabernae ( locande)  durante i lavori per il foro e il mercato di Traiano . Fu dall’medioevo che la terrazza domizianea cominciò a fungere da punto di passaggio obbligato tra la zona alle pendici del’ quirinale e quella più a valle corrispondente ai fori imperiali ove s’andavano progressivamente istallando edifici su edifici , allo stesso tempo la zona divenne malsana tornando un pantano , proprio per questo all’epoca di pio v il cardinale Bonelli ordinò la bonifica ,ne prese il nome stiamo parlando , dell’punto finale del’ percorso in quell’arco ricavato nell’muraglione dell’foro di augusto sulla destra del’ tempio dei Giove ultore ( quello subito a ridosso della fine di via Cavour a fianco della torre dei conti ) che metteva in comunicazione la suburra colla valle dei fori e detto arco de’ pantani . Tutto rimase come era fino agli anni trenta con i sventramenti  dell’ventennio fascista  in cui , riscoperta liberata di tutte gli edifici che coll’tempo si erano sovrapposti l’uno sull’altro la “ terrazza “ venne risistemata con una struttura in legno ripristinando un antichissimo percorso a suo tempo deviato dal ’foro di Augusto , ma lo stesso per via del’ materiale con era fatto fù sistematicamente smantellato durante il terribile inverno 43/44 per usarlo come combustibile e riscaldamento , rifatta in cemento nel’ dopoguerra dovette essere ancora rimaneggiata per i cattivi incontri e la sporcizia vi vennero aggiunte due cancellate che venivano chiuse la sera e i laterizi e gli stucchi nella nicchia centrale  vennero lodevolmente puliti questo almeno fino agli inizi degli anni 80 in cui venne nuovamente chiusa .
la passeggiata di campo carleo , il percorso strategico dell’ sale , e l’ubliculus urbisl’importanza sia storica di questo misconosciuto percorso  che strategico economica , ha origine addirittura epoche prima della fondazione di Roma sappiamo che già prima di essa esisteva un sentiero  che andava dai colli al’ tevere  che collegava le saline alla foce dell’biondo fiume fino alla sabina e all’ Abruzzo era insomma l’antesignano dell’’antichissimo percorso dell’sale sappiamo uno dei principali motivi della fondazione di Roma , all’epoca possedere il controllo di questa risorsa era come oggi averlo del’ petrolio , e in antichità causò guerre con i vicini specie con Veio . Di questo percorso e facile distinguere il tratto più urbano dapprima un semplice sentiero che scendendo dall’quirinale andava verso il Tevere costeggiando il campidoglio per evitare la valle sottostante quella dove si realizzerà il foro allora una palude malarica , poi vera e propria strada all’epoca in cui la città si cominciò ad espandere oltre i confini del’ palatino dando vita intorno all’vii secolo alla grande città dei Tarquini , e in coincidenza della bonifica della valle dell’foro e della sua trasformazione in piazza cittadina non è un caso che alcuni dei più venerandi , santuari quali quelli di saturno e vulcano erano lì assieme a quel ‘ singolare monumento alla fondazione che era il “ mundus “ poi verosimilmente identificato con il l’ubliculos urbis il centro di Roma mentre nella parte orientale si andavano a costruire centri di grande importanza come il comizio per le assemblee cittadine assieme alla curia che ospitava l’istituzione del’ senato. Che questa strada fosse importante lo testimonia pure il fatto che la zona rimase inalterata per circa dodici secoli , infatti si può affermare che questo angolo di Roma fosse un importantissima cerniera dell’ sistema viario romano infatti da qui si dipanavano tutta una serie di strade ( ora dovete avere pazienza dovrò per forza dilungarmi ) sul versante meridionale a ovest da una parte partiva vicus jugarius che andava al foro boario e al’’tevere  e poi a trastevere ( mentre dalla stessa parte il clivius capitolinus che saliva al’ tempio di giove ottimo massimo ) da l’altra parte (attraverso quel’ ramo impropriamente detto via sacra che passa davanti alla basilica giulia ) il vicus tuscus  che andava all’velabro e di conseguenza verso la valle del’ circo massimo passando per l’ Aventino e testaccio convergendo infine sul’ tevere  a est la via sacra che andava all’esquilino la valle del’ Colosseo e il celio dal’ quale si distaccava quasi subito il Clivus Argentarius  che scavalcava la sella naturale del’ campidoglio  e quirinale scendendo a campo marzio dando luogo alla comunicazione per il quirinale e il Pincio  mentre sul ‘lato sud ovest le scalae germoniae . Non solo ma da queste si poteva proseguire , raggiungendo tutte le ramificazioni fino alle principali consolari e da qui all’impero , non fu un caso che Augusto qui fece erigere il Milliarum Aureum la colonna miliaria che segna non soltanto quello ideale ma reale di convergenza di tutte le strade dell’impero. Come spesso accade il confronto tra epoca antica e quella moderna è inclemente se quella vecchia a posteriori poteva sembrare organizzata e efficiente tanto quanto , è apparsa approssimativa e sommaria quella moderna tanto da apparire paradossale ci riferiamo ai interventi dell’ventennio che troncarono il vecchio percorso per realizzare quella che venne chiamata viale dell’impero oggi fori imperiali , interventi nati magari con delle buone intenzioni , ma poi realizzati in modo pessimo , di recente la giunta Marino in cerca di un improbabile popolarità l’ ha riaperto nel’2015 dopo , la sostituzione della passarella c’era in progetto anche un museo delle tabernae ma non risulta che sia stato approvato in bilancio beh sia come sia l’importante è che la strada più antica di Roma sia oggi visitabile ai cultori della storia di Roma , grazie a Voi della pazienza un abbraccio a tutti e a presto.tanti auguri ROMA SEI UNICA CON TANTO AMORE E RISPETTO