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Dio non gioca a dadi.... ma nemmeno a scacchi!


L'idea di questo post mi è nata da un banale lapsus che ha avuto come oggetto la celebre frase di Einstain: "Dio non gioca a dadi". Chi voleva pronunciarla ha detto invece: "Dio non gioca a scacchi". Questi due giochi rappresentano due modalità di approccio oppost nel mondo Delle attività ludiche. Giocare con i dadi vuol dire affidare l'esito del gioco unicamente al caso, mentre negli scacchi niente è intenzionalmente affidato alla fortuna se non l'errore dell'avversario e tutto si basa sul calcolo e la programmazione delle mosse. Io mi rifiuto di pensare sia che Dio affidi tutto alla casualità, senza intervenire minimamente nella storia della creazione, sia che abbia composto un meraviglioso orologio in cui tutto è perfettamente previsto e voluto... L'immagine più efficace per rappresentare l'atteggiamnto divino nei confronti della creazione è quella di un genitore premuroso che pur pensando e agendo pensando al miglior futuro possibile per il figlio non gli impedisce di fare le sue scelte. Non mi va neanche di dire che Dio non gioca... È impossibile pensare a un padre o una madre che non manifestano la loro tenerezza attraverso un pizzico di ludicità... (U.P.)