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L’inganno dell’amore


Quando due persone sono attratte profondamente succede qualcosa di unico, speciale... Sacro. Un profondo sentimento esplode nell'intimo, ogni fibra di nostro essere è coinvolta un anelito assillante mette l'amato al centro del nostro universo. Se dall'altra parte la disponibilità ad accogliere tale sentimento si crea un’intesa fortissima, una reciprocità così radicata da diventare fiducia sconfinata, tale da indurre gli innamorati a desiderare di affidarsi totalmente l'uno all'altro. Questo sentimento così forte non è fine a se stesso. La sua esistenza in natura ha uno scopo ben preciso: quello di cementare la relazione affettiva fra le due persone che ne sono coinvolte allo scopo di creare le condizioni perchè possa nascere un nucleo familiare, un luogo dove ci sia amore e interesse reciproco così che il miracolo della vita possa trovare le condizioni ideali per continuare.      Il donarsi reciproco nell'atto sessuale è dunque funzionale alla sopravvivenza della specie e alla sua propagazione. Nella nostra società c’è un cambiamento degno di nota a questo proposito… Le statistiche affermano che nel 2050, se continuiamo di questo passo, la popolazione ultra-sessantenne supererà il 42%, Il professor Antonio Golini, demografo della Sapienza di Roma, vede tale scenario futuro come "insostenibile da un punto di vista culturale e psicologico”. Nascono sempre meno bambini. Eppure dalle statistiche emerge che gli italiani abbiano circa 121 rapporti sessuali l’anno.     Questi dati fanno notare come si stia creando una forbice sempre più grande tra il sesso è la sua reale funzione sociale e biologica, come questo essenziale aspetto della nostra vita si stia alienando dal contesto in cui ha le condizioni ideali per esprimersi: l’amore, il rispetto, la fiducia, il desiderio di creare un legame profondo e fruttuoso come quello familiare.      La forza e la fatica di costruire tutto ciò, sta cedendo il passo al più comodo “surrogato d’amore”, quello che non crea complicazioni, pesanti coivolgimenti, così difficili e faticosi da gestire. Non conto più, fra quelli ce conosco, i coetanei che non nutrono il desiderio di avere un figlio, questa eventualità è sempre più vista, non come uno dei fondamentali scopi della nostra vita (se non per il punto di vista religioso, almeno per quello della biologia, non si può negare che sia così) ma piuttosto come un ostacolo alla propria realizzazione personale ed esistenziale. L’amore rischia dunque di essere alienato dal suo vero scopo e diventare sempre più un’attività ricreativa. Ma se il surrogato dell’amore è un inganno stiamo attenti, perché nulla ferisce di più di un aspettativa così essenziale che viene sistematicamente tradita.      L’uomo che non si spende per i “vincoli dell’amore” (famiglia, amici, gli altri) perde il senso stesso della sua esistenza. Se l’amore da vita, l’inganno dell’amore ci uccide.