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Cani


Articolo apparso su "Il Nuovo Molise" il 25/02/11In questi giorni è alla ribalta della cronaca la vicenda legata alle condizioni in cui sono costretti avivere i circa 300 ospiti del canile di Poggio Sannita. La condanna sale unanime dall'opinione pubblica, tanta atrocità non è giustificabile. Ma qui il nostro intento non è ripetere quello che la cronaca ed i telegiornali continuano a farci sapere, ma piuttosto cogliere ciò che questo singolo evento ha da dire per tutti gli altri che gli somigliano. La gloria di Dio, diceva sant'Ireneo è l'uomo vivente. Si, perché è all'umanità che l'Altissimo ha concesso il compito di regnare sulla creazione. Questo privilegio ha però in se grandi responsabilità se si considera che il modello di regalità che la storia della salvezza ci tramanda è quello di Gesù, decisamente ben distante dal cinico spadroneggiare a cui invece siamo tristemente abituati. L'uomo, che ha smarrito la stima dei valori fondamentali, non è solo “lupo” di se stesso ma anche di tuttociò che può depredare. San Francesco sapeva sentirsi fratello anche delle più umili creature, perfino del vento e delle stelle, il suo amore, che pur sapeva fare le giuste distinzioni, non sapeva alzare muri e abbracciava tutto. L'umanità, quella più nobile, sa anche indignarsi dell'ingiustizia, dell'abuso, sa dire no e denunciare. Ci sono persone capaci di sentirsi responsabili della sofferenza di altre creature, che non sanno darsi pace finché qualcosa non cambia.Se si considera poi che l'affronto non è solo rivolto agli animalima anche ai contribuenti che hanno regolarmente pagato le tasse ancheperché queste creature potessero essere trattate degnamente, lemotivazioni per arrabbiarsi raddoppiano. I cani sono esseri meravigliosi, capaci di amare a loro modo come poche altre specie, non si contano gli episodi che vedono questi nostri compagni protagonisti di eroici salvataggi pagati anche con la loro stessa vita. Dopo il notevole impatto mediatico locale e nazionale che la scoperta dell'episodio ha suscitato, le istituzioni non possono più restare indifferenti. Le associazioni cinofile si stanno muovendo, vogliono fatti. E se anche i cani non votano non si può dire lo stesso di chi li ama. Fra Umberto Panipucci