NOWHERE

non posso nascondermi al vento


sogni amico miocomposti e completisogni protagonisti e antagonisti nell'insieme di un apparente riposofalso come non maiun perfetto dannato falso riposoè da qui che parto e muoioil risveglio è un reagente con l'acido lattico prodotto dai miei muscolicome normale routinecome normale e seriale....elejan esiste come esisto io e i miei occhima lei era sempre incredule di come la sua fede le tolse l'unico suo connubio con la vita,l'unico suo amore e l'unica promessaormai il collagene aveva da tempo abbandonato la sua pellee lei a stento si reggeva in piedi ma non allungava mai le sue mani dureaveva la forza ancora di spezzare legnetti e di fare promesseaveva ancora la forza di credere in un dio il quale le aveva fatto un donola promessa di vivere con chi amava....io ero con lei come potevo ed ero pronto a tuttoma non a questo....nonostante non aveva più nulla di una donna io vedevo la sua infinita bellezzaed ero convinto prima di questo,di non incontrare mai più una persona cosìe non sbagliavo....era davanti al suo vecchio comò in stile veneziano con tutte le loro fotografieaveva tutti i suoi abiti di circa cinquant'anni fapiacevolmente vintage ed alcuni cappelli come grammofonidue poltrone ai lati del suo letto matrimoniale e le foto dei suoi quattro figlitutti i suoi vestiti fuori sul lettoe sulle poltronee sul comòsul divanettonel corridoio....ovunqueelejan era completamente nuda davanti al suo specchio e stranamente in piediaspettava....io non so cosa possa legare così tanto una donna ad un uomonon lo soma ora comincio appena a capire quanto lungo può essere un dolore quello di aver perso una persona che si amava lo amava talmente tanto che tra se stessa e lui avrebbe scelto luie quella sera lo fece amico mio...io cercavo di coprirla inconsapevole di cosa stesse facendoio stesso amavo questa donna avrei fatto tutto per lei ma non era contemplabile in quel momento....lei respirava a stentoma si teneva in piedi le chiesi se voleva uscirealmeno aprire una finestrama  mi disse che saremo liberi ...mi disse di fumarmi l'ultima sigarettadavanti alla sua finestra....elejan mi lasciò nelle mie manila tenevo amico miole tenevo e volevo tenerla per semprein braccio tra le mie maniil collagene aveva da tempo lasciato la sua pellema mai dimenticherò il suo profumolo stesso di quando lei aveva trentadue anni e mi teneva in braccioio avevo appena due anni e ricordo il suo profumolo stesso che sentii la sera che mi cadde tra le braccia e tornò da suo marito.....scrivere amico mio è una costrizione piacevolee non posso fare a meno di mentire quando dico che dormo e riposoin realtà è proprio nei miei sogni che comincio a svegliarmi......                                               giuseppe simmarano