In Italia, come nel resto dell'occidente, ogni informazione, libro o altro prodotto dell'intelletto riceve un vasto accoglimento tra il pubblico, ovvero fa "tendenza", solo se riceve semaforo verde dal sistema di potere (quello reale occulto, non quello politico di teatro).
Arcipelago Gulag non ha fatto differenza: ignorato dalle masse (pochissimi hanno il libro in casa), osteggiato dalla sinistra becera italiana (quella di napolitano che applaudiva la repressione di Praga), esorcizzato dagli ebrei (gli inventori del comunismo), glissato dai cattolici (l'ateismo si sconfigge con misurazione), trovò il suo momento di gloria solo in funzione antisovietica, come arma culturale da guerra fredda.Ucciso l'orso sovietico, libro e autore sono stati moralmente consegnati alla nuova guida politica russa perchè li trattasse come un problema di politica interna, e così è stato. In sostanza il mondo continua a infischiarsene dei milioni di morti nei gulag e dell'amore per la verità dei giornalisti: nessun viaggio della memoria viene organizzato nei gulag (forse per non rischiare di impoverire l'unico olocausto istituzionale, quello degli ebrei).Al pari di Solgenitsin, gli scritti di Harry Wu sul gulag cinese, il Laogai, faranno tendenza solo quando i grandi manipolatori mondiali avranno deciso di usarli come arma per far cadere il comunismo capitalista cinese. La gente pensa e giudica solo nel modo in cui viene indotta dal monopolio dei mezzi di informazione, di educazione e della cultura, e questo olocausto morale ed intellettuale è forse il peggiore di tutti
Inviato da: aconcagua.dreaming
il 21/11/2008 alle 20:31
Inviato da: giampi1966
il 21/11/2008 alle 14:54
Inviato da: aconcagua.dreaming
il 17/11/2008 alle 18:35
Inviato da: alex064
il 17/11/2008 alle 09:00
Inviato da: aconcagua.dreaming
il 20/10/2008 alle 10:29