IL GIORNO CHE VERRA'

ORE 2.20


Ed eccomi qua... per la seconda volta, a postare qualcosina su questo Diario!Sono le due di notte, ormai passate, e mi rendo conto che scrivere a quest'ora possa essere un po' pericoloso: non vorrei cadere in uno di quei marzulliani discorsi filoesistenziali  e nemmeno cedere la parola alla stanchezza accumulata, con tanta cura, in queste ultime venti ore... Eppure voglio correre il rischio! Voglio continuare a scrivere perchè in fondo cosa c'è di più bello che qualche parola detta a mente sconnessa, qualche frase detta spontaneamente soltanto per il gusto di parlare (o meglio... in questo caso di scrivere) per rompere così il silenzio della notte.Di quella parte della giornata che per me è la migliore, quando tutte le luci si spengono, quando tutto il mondo si ferma, quando gli occhi si chiudono, quando le famiglie sono riunite, quando le preoccupazioni si allontanano, quando i problemi si addormentano, quando le menti sognano, quando tutto il mondo si veste di calma e quiete e la Luna sorride, contenta e soddisfatta di essere riuscita, anche questa notte, a calmare la frenesia e il frastuono del giorno e a portare quel tanto atteso e sperato silenzio. La Luna è contenta e, contenta, sussurra, tra il rumore delle foglie mosse dal vento, e il fastidioso stridere della civetta sugli alberi, la sua dolce "Buona Notte".
 - Elisa