IL GIORNO CHE VERRA'

IL RITORNO E L'ABBANDONO


Il RITORNOTorno a scrivere nel blog dopo un numero indefinito di mesi, e di questo mi scuso. Il periodo che ho trascorso non è stato dei più facili: esami, lavoro, amici in crisi... se dovessi raccontarvi tutto non basterebbe un libro.. Comunque sia, ecco a voi una magnifica carrellata, punto per punto, di ciò che è successo durante la mia assenza:LAVORO: la mia capa diventa ogni secondo più insopportabile, e la sua voglia di lavorare è inversamente proporzionale al suo scazzo perenne. Così, se prima lavoravo peggio di uno schiavo sottopagato del Klondike, adesso le mie mansioni si sono triplicate. ll mio capo, nel frattempo, ha scoperto la vita e il suo amore per i cani. Verso maggio è avvenuta una litigata furiosa per farmi prendere le ferie a luglio, che si è conclusa con la mia frase:"potete dire quello che volete, io dal 21 al 28 non esisto"SCUOLA: ho dato tutti gli esami possibili e immaginabili. Non ne ho passato uno, ma ho la media del 27, e mi sta bene.AMICI: la eli mi ha fatto preoccupare seriamente del suo stato mentale e della sua situazione affettiva, e così anche la ale. Sono ritornato amico di aina, la quale ha litigato con la tullia a causa mia, urlando e sbraitando, per la gioia dei vicini.AMORE: ...e qui viene il bello. Durante gli ultimi mesi sono uscito con un numero indefinito di persone, che si sono rivelate alla fine grosse delusioni. Ora avrei tanto voglia di libertà, ma qualcuno mi opprime (e devo ancora scoprire se questo mi fa piacere o meno)ALTRO: una chicca: mi hanno tolto la patente per due mesi a causa di un innocuo sorpassino lungo una strada non proprio dritta. Ma ora è rientrata in mio possesso, e si salvi chi può.L'ABBANDONODue giorni fa ho tolto tutte le cose che avevo lasciato nel mio appartamento a Vercelli. E' stato curioso. Quella casa aveva rappresentato un periodo importante della mia vita, quello della mia indipendenza. E la sensazione di dover fare piazza pulita di tutti i miei ricordi mi ha fatto sentire strano, forse anche per la conspevolezza che quella sarebbe stata davvero l'ultima volta. mik