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A Cardona (pt.2)


Un giorno d’estate, ero in campagnaHo visto una macchina investire un cane randagioSi fermò per controllare se c’erano danniIl guidatore imprecò qualche istante(non è elegante avere macchie di sangue sul paraurti,la gente, chissà perché, può pensare male)poi risalì e se ne andòlasciandosi alle spalleun cane rantolante,una macchia di sangue,l’impronta di una frenata improvvisa sull’asfalto.Io  ho ripreso a pedalare, cercando di convincermi, che…beh, in fondo non è un problema mio!In ogni caso, non riesco a dimenticareil suono della frenatail tonfo sordo sulla carrozzeriail rumore della portiera che si apre e poi dopo qualche istante si richiude.Il rumore delle cicale e l’ansimareQuasi impercettibileDi un cane qualunque che muore.