Creato da aliasnove il 10/01/2013

IL LAVORO

Nell'era della globalizzazione

 

 

« LO STOP AL VIRUS NON RIS...STRAGE DI PALERMO, TROPP... »

IL TRIONFO DEGLI AFFARI, E' TEMPO DI CAMBIARE ROTTA

Post n°330 pubblicato il 04 Luglio 2020 da aliasnove

Il primo luglio la procura del Cairo non ha fornito alcuna notizia sulla morte di Giulio Regeni né ha dato l’indirizzo domiciliare dei cinque agenti della Sicurezza nazionale indagati dalla Procura di Roma per la morte del nostro giovanissimo connazionale. Anzi, il nuovo procuratore egiziano ha perfino lasciato intendere che Giulio era al Cairo per spionaggio.

È un’autentica beffa per Conte che sperava in buone notizie per poter procedere alla vendita delle due fregate Fremm, per un valore di un miliardo e duecento milioni di euro. Ho la netta impressione che, nonostante questo schiaffo, il governo Conte procederà con la vendita di queste fregate all’Egitto.

Tutto ciò è inaccettabile perché si tratterebbe di una decisione politica cinica, degna della più bieca «real politik». Come si fa a vendere armi pesanti a un dittatore come al-Sisi che ha incarcerato almeno sessantamila oppositori politici? Lo scorso anno l’Italia aveva già venduto armi all’Egitto per un valore di oltre ottocento milioni di euro.

Sono le storie di tanti egiziani a farci capire cosa significhi vivere oggi in Egitto:Khaled Said, Alaa Abd El Fatah, Giulio Regeni, Mahmond Abu Zeid, Patrick Zaki, Sarah Hijazi, chi ucciso per strada dalla polizia, chi detenuto senza motivo e torturato fino a morirne.

Consegnare queste due fregate al regime di al-Sisi vuol dire legittimare uno dei regimi più oppressivi dell’Africa. Questo è puro cinismo:il trionfo del business.

Come non essere d’accordo con i genitori di Giulio Regeni (ai quali va tutto il nostro plauso per il coraggio e la resilienza che hanno dimostrato finora) quando hanno detto: «Questo governo ci ha traditi. Siamo offesi e indignati dall’uso che si fa di Giulio. Lo tirano in ballo ogni volta che c’è un accordo commerciale con l’Egitto come a lavarsi la coscienza».

Siamo davanti al tradimento della famiglia Regeni, ma anche al tradimento del vasto movimento che in Italia è nato per conoscere la verità sulla morte di Giulio.

Ma trovo altrettanto assurdo che un governo che dovrebbe rispettare la legalità, diventi invece, con la vendita di queste armi, un trasgressore della legge. Infatti la legge 185 del 1990 vieta al governo italiano di vendere armi sia a paesi dove i diritti umani sono violati che a quelli in guerra.

Ora l’Egitto è un esempio paradigmatico; uno dei più noti paesi al mondo per la violazione dei diritti umani e un paese in guerra in Libia, fra l’altro contro il governo di Tripoli che l’Italia invece sostiene insieme all’Onu. Infatti l’Egitto sta sostenendo militarmente il generale Haftar, che dopo il fallito tentativo di prendere Tripoli si è ritirato in Cirenaica.

La vendita delle due fregate all’Egitto, accompagnate da forniture belliche future per dieci miliardi, sposta l’asse dell’Italia nel Mediterraneo verso l’Egitto, dove l’Eni ha il mega-giacimento di gas di Zhor (È l’Eni che fa la nostra politica estera!).

Al-Sisi vuole subito le fregate Fremm per contenere nel Mediterraneo la Turchia, alla quale pure noi vendiamo armi. È il vergognoso teatro di questa politica italiana il cui unico scopo è il business: vendere armi a tutti. Un teatro che continua con la finzione dell’embargo delle armi alla Libia.

Di fatto il nostro ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, si è rifiutato di rinnovare l’operazione Sophia, dando inizio insieme ad altri paesi alla missione navale Irini (Pace) per un più serio controllo sull’embargo di armi alla Libia. Siamo proprio noi a vendere armi sia alla Turchia, che le dà poi all’uomo forte di Tripoli, El-Serraj ,che all’Egitto che le dà al generale Haftar in guerra contro Tripoli.

E per di più attrezziamo e armiamo la Guardia costiera libica. È inaccettabile che proprio l’altro ieri, primo luglio, le Commissioni esteri e difesa del Senato, abbiano votato all’unanimità il rifinanziamento delle missioni militari e quindi della Guardia Ccstiera libica .

La denuncia di Oxfam è dura: «Dall’Italia 3 milioni in più alla Guardia costiera libica rispetto al 2019 per uno stanziamento complessivo di 58 milioni per il 2020 e di 213 milioni in tre anni, nonostante le indicibili violazioni dei diritti umani inflitti a migliaia di disperati».

Per tutto questo, l’Italia sarà portata davanti ai tribunali internazionali per crimini contro l’umanità. La politica estera del governo italiano è ormai fatta dai mercanti di armi e dall’Eni.

È ora di cambiare rotta! Il Mediterraneo e i paesi nordafricani hanno bisogno che l’Italia innesti la marcia di una seria politica estera.  Alex Zanotelli il manifesto

La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/frontespizio/trackback.php?msg=15030908

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
Nessun trackback

 
Commenti al Post:
cassetta2
cassetta2 il 04/07/20 alle 16:56 via WEB
L'egitto è bello. Ma non ci vivrei.
 
 
aliasnove
aliasnove il 04/07/20 alle 17:07 via WEB
D'accordo con te... è da boicottare. Ciao
 
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 05/07/20 alle 15:27 via WEB
Conosco abbastanza bene la realtà dell'Egitto che nel tempo è diventata sempre più integralista e quindi non mi stupisce nè la reticenza che ha dimostrato nè tanto meno le promesse mai mantenute.
Mi ha stupito e non finirà mai di stupirmi il comportamento inqualificabile dell'Italia in questo frangente e provo una grandissima, immensa solidarietà per i genitori di Giulio Regeni.
L'ultimo paragrafo del post racchiude ciò che dovrebbe accadere. A breve. Senza tergiversare ancora. Ciao Alias :)
 
 
aliasnove
aliasnove il 05/07/20 alle 15:39 via WEB
Condivido Elena... non è accettabile che la nostra politica estera è condizionata dai mercanti di armi e dall'Eni... ma non credo che questo governo sia in grado di cambiare rotta. Ciao Elena a presto
 
chiedididario66
chiedididario66 il 05/07/20 alle 15:53 via WEB
Sono stati fortunati i genitori di regno. Gli hanno ridato il corpo e gli oggetti personali. Uno che è stato torturato fino alla morte per spionaggio, di solito non si trova più il corpo. Vedi kashoggi. Regni purtroppo, era una spia della Cia,. È stata la Cia a fare pressioni al nostro governo e a quello egizio. La vita non è un film. Finito di commentare il caso regni, gli affari economici vanno oltre alla morte di un italiano. Questi prodotti sono portatrici di guerre e di morte. Anche nel lockdown, le industrie belliche italiane erano operative. Non hanno chiuso, come la mia. Ci sono troppi interessi anche a discapito delle vite umane
 
 
aliasnove
aliasnove il 06/07/20 alle 19:16 via WEB
Prima gli affari come sempre. Ciao
 
Domesticat1960
Domesticat1960 il 05/07/20 alle 16:02 via WEB
difficile coniugare la voglia di verità con istituzioni che con la democrazia non hanno nulla a che fare.....
 
 
aliasnove
aliasnove il 05/07/20 alle 16:05 via WEB
Concordo... molto difficile è vero.
 
woodenship
woodenship il 10/07/20 alle 17:28 via WEB
Vien da dire che business is business, non fosse per la vita delle persone che ne viene stritolata. Il gioco è fin troppo sfacciata:se non le vendiamo noi quelle fregate, le vendono i francesi che hanno pure taciuto per la morte di un loro cittadino in un commissariato egiziano. Diciamo che i rapporti internazionali mostrano tutta la miseria umana in modo impietoso. Ciao.... W....
 
 
aliasnove
aliasnove il 10/07/20 alle 19:56 via WEB
Proprio cosi Wood... politica meschina. Ciao a presto
 
ditantestelle
ditantestelle il 11/07/20 alle 22:23 via WEB
Non che un diverso governo avrebbe agito diversamente, penso... ché quando di tratta di denari, non si guarda in faccia proprio a nessuno! Vero è che a cambiar rotta si fa sempre in tempo, se c'è la volontà. E sempre se c'è.
 
 
aliasnove
aliasnove il 12/07/20 alle 14:28 via WEB
Hai perfettamente ragione amica mia.
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 

 

 

CONTATTA L'AUTORE

Nickname: aliasnove
Se copi, violi le regole della Community Sesso: M
Età: 69
Prov: MI
 

 

 

ULTIMI COMMENTI

AREA PERSONALE

 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 17
 

ULTIME VISITE AL BLOG

woodenshipaliasnovecassetta2surfinia60ditantestellealf.cosmosLifeisnow57ioma4gratiasalavidaprefazione09Dott.Ficcagliaormaliberaboezio62lisa.dagli_occhi_blu
 

ULTIMI COMMENTI

CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963