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(ASCA) - Roma, 11 giu - ''La stretta creditizia continua a
deprimere il mercato dei veicoli commerciali, a causa della
compressione delle capacita' di investimento delle piccole e
medie imprese, del conseguente ritardo nel rinnovo della
flotta e della riduzione delle merci trasportate''. Cosi' si
e' espresso Romano Valente, Direttore Generale dell'Unrae,
l'Associazione delle Case automobilistiche estere in Italia a
commento dei dati diffusi oggi sulle immatricolazioni di
maggio dei veicoli da lavoro.
I dati elaborati dal Centro Studi dell'Associazione,
infatti, indicano per il 5* mese dell'anno 10.413 veicoli
immatricolati (autocarri con peso totale a terra fino a
3,5t), con una pesante flessione del 42,3% rispetto alle
18.033 di un anno fa ed una contrazione in volume di circa
7.600 unita'. Peggiora, pertanto il risultato dei primi 5
mesi dell'anno che, con una perdita in volume di 33.000
veicoli, segna una flessione del 37,9% con 53.929
immatricolazioni complessive.
' 'Come dimostrano i dati diffusi in questi giorni dalla
Ragioneria Generale dello Stato sul minor gettito effettivo
incassato dall'Erario rispetto a quello atteso - prosegue
Valente - la pesante fiscalita' su famiglie e imprese e le
difficolta' di accesso al credito stanno deprimendo i consumi
complessivi e, anche nel settore dei veicoli commerciali,
senza uno stimolo alla domanda, difficilmente si potra'
registrare un'inversione di tendenza''.
''Alle condizioni attuali - conclude il Direttore Generale
- non possiamo che confermare la nostra previsione a fine
anno di una flessione del 30% del mercato dei veicoli
commerciali, con 120.000 immatricolazioni, rispetto alle
170.000 dell'intero 2011''.
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