Creato da drago_infuocato il 07/09/2007

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Homoncule è l'essere creato fuori della donna, un essere di piccola dimensione possedendo le capacità intellettuali e fisiologiche dell'essere umano. In quale uno spirito sarà messo.

 

 

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Post n°1 pubblicato il 07 Settembre 2007 da drago_infuocato
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Homoncule è l'essere creato fuori della donna, un essere di piccola dimensione possedendo le capacità intellettuali e fisiologiche dell'essere umano. In quale uno spirito sarà messo.
Molti alchimisti tali Paracelse ed Albert il grande si è interessato a questa creazione, ed ha del resto raggiunto risultati stupefacenti. Ci hanno del resto lasciato scritti su tale realizzazione. Paracelse ci dà la tecnica seguente:

Si mantiene in un alambicco che si sigilla, una quantità sufficiente di sperma viri al più alto calore di un ventre di cavallo, durante quaranta giorni, o fino a quando è necessario perché inizia ad azionarsi, ciò che è facile constatare. Al termine di questo tempo, diventerà simile ad un uomo, ma tuttavia, traslucido e senza consistenza.

Una storia che riguarda la realizzazione di Homoncules circola del nostro tempo. Si tratta di un conto Jean-Ferdinand Kueffestein, signore ricco austriaco. Ritrascriverò qui semplicemente la bella storia che fu quella del conto e del suo Homoncules, che ha scritto Kammerer, testimone di quest'esperienze nel suo giornale personale che fu ristampato più tardi nel almanach "Sphinx".
La storia si svolge al xviiio secolo in Calabria dove il conto, assistito dall'abbot Géloni, tenta di creare uomini artificialmente.
Kammerer li dice:
"Restano cinque settimane nel laboratorio di un convento di Carmélites, che si trasmette da sorvegliare con vigilanza, notte e giorno, il forno acceso, dove bolle il miscuglio che deve suscitare la vita.."

I due operatori ne crearono dieci: re, una regina, un architetto, un Moine, Nonne, uno serafino, un cavaliere, uno spirito blu ed uno spirito rosso.
Ciascuna di queste piccole creature, immediatamente il suo arrivo al mondo, fu messa in un vaso pieno d'acqua benedetta ed accuratamente otturato di una vescica bagnata per impedire ogni sgombro. Quindi l'abbot Géloni diede solennemente la sua benedizione ai nuovi i piccoli i mortali, che, meno lunghi della mano, secondo Kammerer, somigliavano più a spilli che a che che fu di diverso.

Occorreva fare crescere queste deboli cose e portarle al loro pieno sviluppo. Per ciò, di notte, si trasportarono i vasi in fondo al giardino del convento e li nascondono in molto concime che si spruzzò di un liquore sconosciuto, dotato di proprietà energetiche. Sotto l'azione di questo liquore, il concime fermentò, cosa che certamente impressionò vivamente gli "spiriti" sepolti, poiché si misero "a gridare e fischiare furiosamente".
Quest'incubazione durò quattro settimane. Dopo ciò che, il conto l'abbot ed il servo si resero in pompa in fondo al giardino. L'abbot, che era rivestito dei suoi ornamenti sacerdotaux, celebrò una cerimonia religiosa; il conto cantò dei salmi; Kammerer encensa il concime. Déterra gli spilli. Erano cresciuti in particolare. Li riportarono nel laboratorio e li misero al bagno, in sabbia calda, in cui ci se li lasciò riposare, nell'ombra ed il silenzio, durante tre giorni."" Al termine di questo tempo, Kammerer li rivive. Fu stupéfait del cambiamento che si era operato in loro. Sembravano giunti all'età adulta; gli uomini avevano barbe, le signore erano perfettamente belle. Li fornirono a cura dell'abbot Géloni; il re ebbe uno scettro ed una corona, la regina diadème, il cavaliere una spada, l'architetto una bussola.
L'abbot Géloni, pieno di sollecitudine e d'amore, rimediò il suo di meglio e tagliò loro i peli, di cui si irritò in gran parte il piccolo moine che lo morse alla mano. Quasi tutti gli "spiriti" del resto manifestavano un carattere détestable e passavano il loro tempo da litigarsi tra loro. Inoltre, pensavano soltanto ad evadersi dei loro vasi ed occorreva incessantemente, non soltanto verificare con cura le vesciche di recinto, ma ancora réfréner le tendenze alla ribellione dei piccoli chiusi in loro récitant dei exorcismes "."

 

Esigevano del resto le più grandi precauzioni igieniche. Il loro regime era molto rigoroso: li nutrivano ogni tre giorni di prodotti alimentari mystérieux la cui preparazione richiedeva cure diligenti e che si facevano cucinare abagno-Marie, in zoppica di denaro immersa nell'acqua bollenta di un bacino non che ha ancora servito.
Quest'alimentazione frugale non accontentava "lo spirito rosso". Quest'ultimo incessantemente in courroux, sembrava a Kammerer un diavolo compreso. Tirava la lingua in modo frenetico e gridava a uccide -testa per avere del sangue fresco!
"lo spirito blu" invece era il migliore delle piccole creature. Di carattere morbido e benigno, si mostrare riconoscente delle attenzioni che si avevano per lui, rispondeva piacevolmente quando gli parlavano ed inteneriva fino agli strappi Kammerer con il mansuétude impressionata sulle proprie caratteristiche delicate. Non mangiava nulla e poteva a piacimento colorarsi blu celeste nell'acqua del suo vaso.

Tutti gli spiriti possedevano il regalo di divination e la conoscenza delle cose nascoste, ma solo gli spiriti blu e rossi (quando quest'ultimo era di buon umore) acconsentivano a fornire informazioni i loro creatori su questioni di qualsiasi tipo. Gli altri daignaient rispondere che alle domande di informazioni che si trovano nel quadro della loro specialità. Il re e la regina parlavano governo, etichetta, diplomazia; il cavaliere, guerra e duello; il Moine, questioni religiose; l'architetto, costruzioni e piani.
Essendo Kueffstein tuttavia fiero dei suoi "bambini" li portò a Vienna dove li esibì agli iniziati della grande cabina.
Ebbero il più vivo successo e émerveillèrent il mondo con il loro regalo di veggenza. Tuttavia gli spiriti, invecchiando, diventavano sempre più bisbetici. Terrifiaient Kammerer sfavorevole al punto che quest'ultimo non osava mettere più presso loro. Si consegnavano al suo riguardo agli scherzi più abusivi e la cura della loro sorveglianza non gli lasciava un momento di riposo.

Il re, che fuorvia questa sorveglianza, attua con successo un giorno a sfuggire dal suo vaso e guadagnare il vaso della regina. Fissava su questa degli occhi infiammati dal luxure e provava a scalare la parete di vedrà quando il conto di Kueffstein intervenne. Il re si salvò, saltò di mobile in mobile, pur urlando di rabbia. Catturato infine, morse al naso, in modo crudele, il conto che ne conservò molto a lungo il segno.
Il Moine poco dopo quest'incidente morì: Kueffstein avente per mancanza di abilità striscia di stoffa il suo vaso per terra che si ruppe in pezzi. Lo spirito trépassa seriamente ferito, tutto in "mobile in modo spaventoso i suoi piccoli occhi."

Lo seppellì religieusement in una scatola di cartone nero.
Il conto pianse molto e si decise di sostituire il defunto con l'ammiraglio. Questo tentativo fallì nonostante un labeur accanito. Dopo lunghe settimane, gli operatori ottennero soltanto misero una piccola sangsue che scoppiò in convulsioni.""

La storia si conclude qui, per ragioni intime che non rivelò affatto il conto di Kueffstein, che si risolse débarrasser degli spiriti che gli restavano, nessuno non seppe ciò che fece.

Per alcuni questi homoncules erano soltanto spiriti elementari, larve, che hanno assunti temporaneamente per domicilio una forma semi-umana.

È difficile cercare di dare una definizione dell'alchemia in poche parole, così tanto il suo campo d'indagine è vasto. Spesso presentata come un'onda fumisterie, l'alchemia copre molte discipline la cui principale si è collegata alla metallurgia ed alla chimica sperimentale, un tipo di protochimie.

Anche se l'alchemia ci sembra oggi poco seria, non dimentichiamo che fu una disciplina che sorse alla stessa epoca della filosofia, verso il VIème secolo vant J., e che fu studiata da tutti i grandi spiriti fino a che Lavoisier non la condanna definitivamente. Non dimentichiamo neppure che molte tecniche contemporanee di chimica sperimentale, come la distillazione, sono state messe a punto da alchimisti, e che il loro vocabolario dura ancora in alcune operazioni. È il caso delle parole come precipitazione, riduzione, combustione, amalgama...

Un'immagine di Epinal fa che si immagina l'alchemia apparsa al medioevo, con la propria mitologia, la propria pietra filosofale, il proprio elisir di vita eterna ed il banco crasseux dove trascinano alcune storte ed altri libri di magia vecchi. Ma l'alchemia viene dall'antichità. Come tutte le basi della scienza, ci fu portata, alla caduta dell'impero arabo, dagli scritti dei grandi scienziati arabi, tra Xème e XIIème secolo.

All'origine

L'alchemia è sorta della sorpresa di vedere fare uscire dal suolo quindi primi forni, metalli, questi nuovi materiali resistenti, freddi, brillanti. L'uomo impressionato da questa scoperta che modificherà la sua storia e perfezionerà la sua tecnologia, non seppe rispondere a questa innovazione differentemente che creando di qualsiasi parte una mitologia della metallurgia come la aveva fatta per l'uomo con le religioni. Miscuglio favoloso savamment proporzionato di tecniche sperimentali e di vocabolario magico, l'alchemia apparirà in tutte le grandi civilizzazioni del mondo, come una "religione metallurgica".

/ L'alchemia vecchia

L'alchemia è sorta con la scoperta dei metalli. Tutte le grandi civilizzazioni vecchie si praticato l'alchemia: Egitto, Grecia, Mesopotamia. È soprattutto di Egitto che si è trovato maggiori testi che descrivono le prime tecniche alchimiques.

Queste tecniche girano attorno alla manipolazione dei metalli, e soprattutto della ricerca dell'elaborazione di leghe, con, molto spesso, per finalità di creare oro a partire da metalli meno nobili. È questo lavoro di faussaire che è stato preso in considerazione dagli alchimisti del medioevo occidentale che hanno male interpretato le ricerche iniziali considerando la trasmutazione del piombo in oro realizzabile con una serie di manipolazioni.

/ L'alchemia araba

Una delle grandi figure dell'alchemia araba è Geber, la versione occidentale di Al Jabir. Era allo stesso tempo filosofico, astrologue e medico. È il primo ha avere messo a punto la prima mitologia alchimique. Con il seguito, tutto l'occidente medioevale baserà l'alchemia sui suoi lavori fino da utilizzare ad anche il suo vocabolario (alchemia, alambicco, elisir...).

Di altri filosofi arabi come Averroes o Avicenne approteront un forte contributo all'alchemia.

L'alchemia cinese ed indiana

Come in occidente, l'alchemia è sorta con i metalli. I maniscalchi cinesi hanno sviluppato un confrérie dove la potenza del sabre prendeva una dimensione religiosa. Il invincibilité del padrone dipendeva dal modo il in cui era stato lavorato metallo. Di questa tradizione è sorta una mitologia che è diventata a poche differenze vicino la stessa alchemia di quella che si è sviluppata più tardi in occidente.

/ L'alchemia medioevale

L'universo dell'alchemia medioevale è sinonimo di sorcelerie, di vecchio matto-sage alla barba lunga, che tratta fébrilement polveri magiche, che pronunciano incantesimi chtuliennes, alla ricerca di Pierre Philosophale.

Tra l'altro truffatori, lo spirito dell'alchemia medioevale deriva principalmente da una dimensione filosofica. La ricerca degli alchimisti medioevali era soprattutto una ricerca della saggezza: un alchimista che non riusciva a realizzare una trasmutazione era vittima soltanto di sé stesso: Dio non lo aveva ancora scelto di potere effettuare l'operazione, e solo la pietà e la probità gli permetterebbero, col tempo, di accedere allo stato di saggezza suprema che lui renderebbe possibile la realizzazione della trasmutazione.

Ma è principalmente con la iatrochimie (iatrochimie = (al)chimie médicale) che la chimica si svilupperà. È Paracelse che apporterà il principale contributo alla iatrochimie.

L'alchemia protochimique

I lavori sperimentali che gli alchimisti hanno accumulato durante quasi due millenni non hanno potuto essere completamente inutili. Anche se gli alchimisti sono stati incapaci di trarre conclusioni delle loro esperienze (è del resto ciò che le differenzia dei chimici), sufficientemente tourmenté la materia per estrarre informazioni utilizzabili successivamente da parte dei chimici.

Alcuni alchimisti come Van Helmont hanno spesso criticato i passi esoterici degli alchimisti ed hanno messo a punto tecniche sperimentali e concetti che, senza raggiungere tutto il rigore di quella che verranno successivamente, resteranno tappe interessantes dell'evoluzione delle idee della chimica.

 

/ Introduzione

Il ouroboros è presente in molte civilizzazioni vecchie. Appare innanzitutto negli Egiziani in 1600 prima di J-C.
Di là, quest'immagine viaggiò in Fenicia quindi nei greci che la chiamarono Ouroboros, cosa che signifit ("quello che divora la sua coda"). Quest'immagine si trova anche nell'altra mitologia, fra cui la mitologia nordica dove il serpente prende il nome di Jormungandr.

Negli indù, lo trova sotto forma di drago che sopporta i quattro elefanti che portano il mondo. Si trovano anche illustrazioni del drago che si morde la coda in Giappone (il drago ed essendo il serpente una stessa "famiglia").

In Sudamerica si trova anche questo tipo di illustrazioni del serpente (o del drago) corrosivo la coda. Ricordiamo che una delle divnités principali degli aztechi era Quetzacoatl, il serpente a piuma

Negli gnostici, Ouroboros è diventato il simbolo esoterico. È l'unità, l'immagine del tempo che passa e dell'evoluzione. È anche il simbolo dell'iniziato in società segrete, che rappresentano le rivelazioni successive dei misteri e del silenzio che spetta conservare. È l'inizio e la fine. Si può vedere un riferimento al ciclo delle réincarnations.
Si trova ancora Ouroboros in molte incisioni che datano del Medioevo.

Il ouroboros è anche rappresentato nel simbolo della società théosophique.

Si vede nel Ouroboros l'unione del yin e del yang, del ciclo della vita liberata dalla morte, di esserla androgyne.
È un simbolo alchimique molto molto.

Su quest'immagine si osserverà al passaggio la presenza della croce uncinata, simbolo esoterico y'ha anche, molto importante, Hexagramme, simbolo esoterico extrémement potente da credere le dichiarazioni, che permette tra l'altro la invoquation dei demoni, e nel suo centro, l'incrocio, probabilmente tratta del culto Rosa-incrocio.


/ Ouroboros Alchimique

In uno dei suoi libri, un membro della rosa incrocio effettua un parallelo tra la mitologia greca ed Ouroboros.

Il mito greco li dice che Chronos divorava i suoi bambini, per paura che gli voli il suo trono. Quest'atto farebbe di lui Ouroboros, che divora la sua coda e che si installa in un processo di morte/rinascita ma questo ciclo fu rotto da Rhéa (che sarebbe allora Ialdabaoth, leggere più lontano) che diede al suo marito una pietra, Abadir (o Baetylus), cosa che permise a Zeus di superare suo padre.

L'autore si chiede allora se questa pietra non è il prototipo originale del santo Graal (successivamente descritto come un calice, o una pietra solare per diversi mytiques) o di Pierre Philosophale, che detiene il potere di di aprire Ouroboros, o richiuderlo

 
 
 

sapete cos è l'alchimia,se nn lo sapete date un'occhiata quì

Post n°2 pubblicato il 07 Settembre 2007 da drago_infuocato
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L'ALCHIMIA EUROPEA: CREPUSCOLO DEL MEDIOEVO E FUCINA DEL RINASCIMENTO

L' alchimia metallica (via secca) e quella degli Elixir o Quintessenze (via umida) fu riscoperta nell’occidente europeo nel tardo medioevo in gran parte grazie alle traduzioni della Alchimia dell’era della Magna Grecia e dalle tradizioni scientifiche arabe introdotte in Sicilia ed in Spagna.
Per motivi religiosi dovuti alla difficolta' di integrazione con le concezioni sviluppate nell' Islam, gli studi alchemici furono proibiti dalla chiesa cristiana e gli alchimisti perseguitati e condannati dalla sacra inquisizione.
Solo nel periodo del tardo medioevo in europa, in alcuni casi rimasti famosi, gli studi alchemici furono approfonditi da personaggi potenti sia tra la nobilta' che nella sfera ecclesiastica, tra essi Alberto Magno (1193-1280), Ruggero Bacone (1214-1294) e Tommaso D'Aquino (1226-1274).
Cecco d’Ascoli autore del libro alchemico "L’Acerba", non essendo un potente, fu messo al rogo a Firenze il 17 Luglio del 1327.
Raimondo Lullo ( Ramon Llull di Palma de Majorca 1232-1315) discendente di un antico casato aristocratico e pertanto vicino alle leve del potere, fu uno tra i piu’ famosi alchimisti europei; egli tento' una interessante giustificazione della Alchimia in relazione al concetto di "libero arbitrio" dell' uomo, cosi’ da farla accettare nell’ ambito della teologia della chiesa cristiana.
Nel "Liber de segretis naturae seu de quinta essentia" il ragionamento di Lullo in favore dell' Alchimia fu all' incirca il seguente: "Dio non puo' fare quello che vuole, ... perche' Egli puo' esercitare solo il bene" L' uomo invece puo’ incorrere nel male perche’ ha a disposizione solo il calore del fuoco, per portare a purezza le cose terrene, ma con l' aiuto dei principi essenziali e con la fede potra’ in futuro concepire e realizzare delle "trasmutazioni" naturali come gia’ e’ in grado di compire utili trasformazioni artificiali degli elementi naturali.
La Alchimia perciò, che e' la vera arte nel promuovere il sapere, non puo' essere condannata dalla Chiesa, in quanto la scelta tra il bene ed il male appartiene al libero arbitrio dell' uomo; quest’ ultimo e’ frutto della sua ignoranza, ma l’ ignoranza umana stessa e’ stata voluta dalla giustizia di Dio e quindi e’ un bene dal punto di vista del Dio Padre Onnipotente.
L'uomo quindi puo' sbagliare provando e riprovando nella ricerca della Purezza, mentre Dio non puo’ aver fatto assolutamente alcun errore ne’ alcuna ingiustizia."
Sulla base di tale ragionamento e convinzione Raimoldo Lullo e' rimasto famoso sia per la revisione di molti errori che egli attribui' ad errate convinzioni alchimiche di alcuni suoi contemporanei e predecessori, sia per la sua tenacia nel difendere e divulgare gli studi alchemici. In seguito , pur lentamente gli studi alchemici sulla "trasmutazione" degli elementi, ottennero anche per il lavoro di difesa e di chiarezza impostato per primo da Raimondo Lullo, una profonda trasformazione concettuale che permise di realizzare in occidente lo sviluppo dell'alchimia in scienza chimica.

 
 
 

la pietra filosofale (NN è QUELLA DI HARRY POTTER)

Post n°3 pubblicato il 07 Settembre 2007 da drago_infuocato
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Come nel mondo reale, nel mondo di FMA la pietra filosofale è la massima ambizione per qualsiasi alchimista, grazie alla quale è possibile ignorare il principio dell'equo scambio. Molti la considerano solo una leggenda, pochi sanno che può essere realmente creata e pochissimi sono riusciti a raggiungere la sua creazione.
Crearla è infatti tutt'altro che facile. Oltre ad avere un'altissima conoscenza dell'alchimia, gli elementi necessari per la sua creazione sono gli esseri umani. Grazie alla pietra filosofale in realtà non è infatti possibile ignorare il principio dell'equo scambio, ma sono le vite umane sacrificate per la creazione di essa a permettere di effettuare alchimie altrimenti impossibili.
Esistono vari metodi per crearla, ma tutti fanno utilizzo di un particolare circolo alchemico, molto complesso. Paradossalmente, una delle popolazioni ad essersi maggiormente avvicinata alla creazione della pietra filosofale è proprio quella di Ishibal.

La pietra filosofale secondo il mito

Perchè gli alchimisti occultavano il loro sapere, gettandosi addosso con il loro modo di agire e loro frasi apparentemente senza senso o contraddittorie, discredito e calunnie ? perchè non rivelare a tutti il succo delle loro inestimabili scoperte?
L'alchimista nutriva un profondo rispetto per la natura umana ed erano convinti che il loro compito non fosse quello di intervenire nelle altrui esistenze, di suggestionare o sviare individui dal proprio destino.
C'è un tempo per ogni cosa e se e quando, uno spirito ricercatore avresse deciso autonomamente di seguire una via interiore più profonda, sarebbe giunto alla verità da solo e senza forzature.
Due sono le Vie, una "lunga" ed una "breve";una "profana e una "iniziatica".
Ogni individuo deve scegliere la sua strada. C'è anche da dire che non tutti possono avere la predisposizione a comprendere e perciò l'alchimista preferiva cifrare le sue conclusioni che sarebbero state prese da un profano come delle fandonie mentre l'iniziato le avrebbe recepite, a suo tempo, come illuminanti basi di lavoro."Il fine dell'arte nostra preciosa è nascosto... i nostri elementi sono invisibili, non quelli che il volgo conosce".."

"LA PIETRA FILOSOFALE"

Gli alchimisti affermano che per effettuare la trasmutazione del vile metallo in oro, occorra un ingrediente importante senza il quale la trasmutazione stessa viene resa impossibile e vana; questo ingrediente è la "Pietra Filosofale". Questa pietra riunisce in se tutti i colori, ed è bianca, rossa, gialla, azzurro cielo e verde. Assieme al potere di trasformare i metalli la Pietra Filosofale possedeva altre meravigliose virtù poichè curava tutte le malattie e prolungava la vita oltre i limiti naturali.
Che cosa sia questa pietra non è noto che ai grandi Alchimisti che sono riusciti nel compimento della loro opera e, visto che l'alchimia è un percorso intimo e individuale, si sono ben guardati dal dircelo chiaramente... Possiamo però fare delle congetture.

Alcuni dicono che la "Pietra Filosofale" sia una pietra rarissima e preziosa, praticamente introvabile, altri invece affermano che si tratti di una pietra assai comune che è possibile reperire ovunque persino tra le pietre in strada che calpestiamo sovrappensiero. Se partiamo invece dal presupposto che non si tratti di una pietra "vera" ma che questo possa essere un ennesimo messaggio cifrato lasciato alla elaborazione degli adepti, forti della citazione " la pietra filosofale si trova tra le mani dei bambini che giocano con essa", possiamo arrivare alla conclusione che la pietra che stiamo cercando non è altro che la semplicità, la purezza, la pulizia mentale genuina e propria dell'infanzia che purtroppo perdiamo con il trascorrere degli anni. Recuperando questa pietra o, meglio, questo stato mentale, noi riusciamo a compiere l'opera e completare le varie fasi del processo alchemico che inizia dentro di noi sino alla trasmutazione in oro di tutto ciò che ci circonda, permettendoci di operare persino quelle meraviglie comunemente chiamate miracoli o magie dall'uomo comune...

 
 
 

altre cose alchemiche

Post n°4 pubblicato il 07 Settembre 2007 da drago_infuocato
Foto di drago_infuocato

Le 4 fasi dell'alchimia presero il nome dai 4 colori fondamentali della pittura greca : nero, bianco, giallo e rosso.
Esse furono inoltre poste in parallelo ai 4 elementi, alle 4 stagioni, e alle 4 fasi del giorno.
Le 4 fasi dell'alchimia sono
OPERA AL NERO
MELANDOSI terra inverno notte
(NIGREDO)

OPERA AL BIANCO
LEUCOSI acqua primavera aurora
(ALBEDO)

OPERA AL
XANTOSI aria estate giorno pieno
(CITRINITAS)

OPERA AL ROSSO
LOSI fuoco autunno tramonto
(RUBEDO)
Essenziale al conseguimento dell'obbiettivo, lo "opus", è la morte iniziale e la successiva "putrefactio" espressa simbolicamente dalla semina e dal seme che nella terra marcisce. Questa fase corrispondente alla "nigredo" e all'inverno.
Perché il seme fruttifichi deve essere infatti sepolto nella terra.
Questo è il "regime di Saturno", la fase "al nero" che copre da sola la metà del ciclo, così come la notte copre la metà del ciclo solare giornaliero.
Dopo la "nigredo" alcuni inseriscono la fase detta "cauda pavonis" caratterizzata dai 7 colori dell'Iride.
Altri autori fanno invece precedere la "rubedo" dalla "viriditas" (opera al verde).
Il "lavaggio" o "baptisma" conduce dalla "nigredo", l' "albedo" corrisponde all'elemento acqua, alla "luna" e "rubedo" è l'unione degli opposti o le cosiddette "nozze chimiche".
L'opera al bianco è la fase che non può essere posta al termine dell'opera essendo la fase fondamentale della resurrezione accomunata alla primavera.
II verde e il rosso sono i due colori del "leone", dello "zolfo", del "mercurio" che è duplice e androgino, dunque equivalente all'unione di "Rex" e "Regina", rosso e bianco).
Il verde è il colore della vegetazione risorta, della Resurrezione e dello Spirito Santo. "Horus è bianco, Osiride è nero" dice Plutarco; ma Horus è appunto Osiride rinato mentre il "nero" si riferisce ad Osiride smembrato.
I colori simbolici, all'infuori dei tre fondamentali (nero, bianco, rosso) sono usati con grande libertà dagli alchimisti.
L'unione alchemica di bianco e rosso trova equivalenza nel pane e vino della Messa, intesi come "femmina" e "maschio", anima e spirito. Il pane, del resto, si fa col grano, la pianta protagonista del ciclo agrario che verdeggia a primavera e simboleggia lo "opus", il cui scopo primo è la rinascita.
Il pensiero alchemico non consisteva comunque solo in una serie di speculazioni più o meno cifrate. Accanto alla "filosofia naturale" erano accostate delle concrete operazioni sulla materia senza le quali l'alchimia stessa non sarebbe stata ipotizzabile

 
 
 

nn finisco di stupirvi vero

Post n°5 pubblicato il 07 Settembre 2007 da drago_infuocato

SIMBOLOGIA ALCHEMICA

Dal caos fu tratto l'ordine. Il caos, il crogiuolo che racchiude tutte le potenzialità dell'esistenza, la non manifestazione, il principio non in atto, la possibilità potenziale non espressa, l' UROBOROS viene arricchito di un punto centrale , l'altro si distinguerà per mutevolezza e gli corrisponderà il simbolo femminile della Luna si sdoppia e si oppone a se stesso.
E' la binarietà di ciò che si è reso palese avversario ed alleato a sè medesimo.

L'Acqua è collegata all'instabilità, alla simbologia Femminile ed è espressa con questo segno, principio del Fuoco ascendente, assimilabile al Sole e all'elemento Maschile.
Il segnoMaschile, produce un risultato che può essere definito come il segno che rappresenta l'unione degli opposti la Croce.

 

" Ciò che sta in alto è come ciò che sta in basso, ciò che sta in basso è come ciò che sta in alto. "

ERMETE TRISMEGISTO

In altre parole tutto ciò che ha il macrocosmo anche nel microcosmo "uomo" lo possiamo trovare.
Poichè nell'Universo Solfo, Mercurio e Sale rappresentano il cosidetto TRIMUNDIO, il Trimundio si manifesta anche nell'uomo.

 

Nell'anima l'uomo porta una forza solare, nello spirito la forza mercuriale (o lunare), mentre nel corpo troviamo la fissità del sale.
Lo spirito funge da intermediario tra il corporeo e l'incorporeo, nell'anima l'uomo porta la potenza del sole, dell'oro, Centro di stabilità spirituale che dà luogo all'ESSERE individuato mentre il corpo viene definito impuro o misto.

l'ideogramma del Sale con la orizzontale femminile e ARIA non viene quasi mai rappresentata da sola ma bensì associata ad altri simboli per conferire loro dei significati specifici come ad esempio associandolo al simbolo del fuoco vincolato dagli elementi del quaternario terrestre e quindi ancora profondamente impuro.
Lo stesso dicasi per il simbolo del Mercurio Terrestre dove i quattro Elementi generati dall'indifferenziato Tutto giacciono ancora sotto il dominio della Luna principio instabile del divenire rappresentato con l'immagine:

 
 
 

trasmutazioni di persone famose

Post n°6 pubblicato il 07 Settembre 2007 da drago_infuocato

Trasmutazioni famose

L'alchimia era una filosofia che spiegava razionalmente la metamorfosi della materia.
La trasmutazione ritenuta possibile da Berthelot e figuier (autorità in fatto di alchimia medioevale) fu dimostrata realtà dalla signora Curie che pubblicò i suoi lavori alla fine
del XIX secolo. Oggi sappiamo che non solo si può trasmutare una sostanza in un'altra
ma che attraverso le operazioni chimiche si riesce anche a produrre nuovi metalli.

Si è cosi' avverato il sogno degli adepti vecchio di 17 secoli che anche se (forse) non riuscirono a scoprire quello di cui andavano in cerca, effettivamente incapparono in
ritrovati imprevisti che condussero ad una serie di importanti scoperte chimiche.

Eccone alcune fra le più note:

Alberto Magno (1193-1280) preparò la potassa caustica e fu il primo a descrivere lacomposizione del cinabro, della cerussa e del minio.

Raimondo Lullo (1235-1315) ottenne il bicarbonato di potassio.

Basile Valentine (XVI) scoprì l'etere solforico e l'acido cloridico.

Teofrasto Paracelso (1493-1541) descrisse per primo lo zinco fino allora sconosciuto, ed introdusse in medicina l'uso dei composti chimici.

Jean Baptiste Van Helmont (1577-1644) riconobbe l'esistenza dei gas.

Johann Rudolf Glauber (1604-1668) scoprì il solfato di sodio, il famoso sale di Glauber che credette essere la pietra filosofale.

Brandt (morto nel 1692) cittadino d'Amburgo, è ritenuto lo scopritore del fosforo.

Giambattista Della Porta (1541-1615) preparò l'ossido di stagno.

Johann Friedrich Boetticher (1682-1596) scoprì l'acido benzoico.

Questi pochi esempi bastano a dimostrare come le ricerche degli alchimisti, per quanto non dirette da principi scientifici, fossero utili per l'intera umanità.

 
 
 

AVVISO

Post n°7 pubblicato il 07 Settembre 2007 da drago_infuocato

APPEN POSSO VI METTERO' UNA FOTO DI PRIDE POI VI DIRO' CHI E'

BY ALCHIMISTA FURIOSO

 
 
 

humor

Post n°8 pubblicato il 08 Settembre 2007 da drago_infuocato
Foto di drago_infuocato

hai visto troppo full metal alchemist se...

- Quando ti metti dei guanti con disegnati dei cerchi alchemici sopra e fai schioccare le dita ne tentativo di far accedere qualcosa
- Quando tompri un orologio d'argento e saccheggi le fumetterie 'In nome dell'esercito di Amestris!
- Quando diventi il più bravo della classe in chimica
- Quando colori l'acqua naturale con della tempera rossa e provi a berla
- Quando ogni volta che guardi "Il Re Leone" distruggi la tv appena senti il nome di Scar
- Quando per lo spettacolo di fine anno proponi di cantare tutte le opening di FMA
- Quando il tuo motto è 'Touka Koukan'
- Quando ti chiedono di fare una relazione su un libro e tratti il volume 1 di FullMetal Alchemist
- Quando ti tingi i capelli di biondo per assomigliare a Ed
- Quando sei convinto che gli Homunculus siano reali
- Quando provi a trasmutare il tuo gatto con il tuo pesce per creare una chimera
- Quando cominci a sospettare che il tuo compagno di classe dai capelli verdi tinti stia nascondendo qualcosa
- Quando il latte comincia a farti schifo
- Quando hai terrore del tuo amico cicciotto che ha sempre fame
- Quando giri tutti i negozi esoterici di Praga in cerca di un pendente col simbolo dell'oroborus
- Quando il tuo sogno ricorrente è tornare dal lavoro e trovare un Envy che ti aspetta in camera
- Quando cerchi di spiegare al tuo veterinario che se il tuo gatto è sovrappeso non è perché mangia troppo, ma perché è una chimera creata dall'unione di un gatto e una mucca
- Quando incominci a spacciare detersivo per i piatti per acqua rossa
- Quando cominci a menare chiunque dica la parola "basso" in qualunque contesto
- Quando vedi tuo fratello in volto stringi i pugni e dici: "Ti riporterò come prima!"
- Quando inizi a girare per la città con un cane bianco e nero al guinzaglio e una calibro nove nella cintura
- Quando rimani a fissare la porta del tuo armadio in attesa che si apra e ti riveli la Verità
- Quando inizi ad andare in giro portando sempre almeno un gessetto in tasca
- Quando chiami il tuo cane Black Hayate
- Quando colori l'atenna sul televisore di giallo
- Quando cerchi di convince il tuo prof di chimica ad abbandonare la sua disciplina ed abbracciare la chimica
- Quando e ti guardi allo specchio urlando "perchè non sono un homunculus!! Perchè!!??"
- Quando cominci a pensare che sarebbe divertente far saltare in aria i tuoi compagni di classe
- Quando dopo aver visto harry potter e la pietra filosofale al cinema sei corso urlando verso lo specchio di casa per prendegliela dalla tasca
- Quando hai il desiderio di staccarti un braccio a morsi e sostituirlo con uno meccani pur non essendo quest'ultimo ancora stato creato nel mondo reale
- Quando dopo essere stato 3 ore in palestra ti metti dinanzi allo specchio e inizi a fare i muscoli nella speranza di vedere le stelline rosa
- Quando vai a teatro non batti le mani per paura di trasfigurarle
- Quando decidi di scrivere la tesina di fine liceo sull’evoluzione dell’alchimia e sul mistero della Pietra Filosofale.

 
 
 

introduzione

Post n°9 pubblicato il 08 Settembre 2007 da drago_infuocato
Foto di drago_infuocato

Introduzione

Il termine "alchimia" ha origine da un attributo di Iside "la nera" o kemia, in egiziano. L'opera alchemica ripete il ciclo di Osiride così come è stato tramandato da Plutarco ed il cui senso è legato al ciclo di morte e rinascita, teoria alla base dei cicli misterici ed iniziatici antichi.
Esso consiste in un lavoro di ampliamento della coscienza che avviene attraverso una discesa (descensus) nel buio della materia seguita da una successiva ascesa (ascensus, sublimatio) che libera lo "spiritus mercurialis" o "quintessenza".
Il senso originario dei cicli iniziatici consisteva nel superamento del timore della morte attraverso la partecipazione alla ciclicità della natura, l'alchimista compiva inoltre esperimenti concreti sulla materia con l'ausilio dell'ATHANOR o crogiuolo alchemico; il FORNO COSMICO entro il quale avvenivano le agognate trasmutazioni .
L'iniziato, attraverso questi culti, percorreva la sua strada interiore sino al raggiungimento di una superiore comprensione del mondo e dell' esistenza e, spesso, questo restava il fine ultimo dell'Opera a prescindere dal fatto che riuscissero o meno mutare realmente il vile metallo in ORO.

Al principio gli alchimisti furono perseguitati dalla chiesa non meno degli eretici e le loro pene ebbero inizio ad Alessandria, dove si concentrava la loro opera, al chiuso di un oscuro tempio. L'arcivescovo di allora ne ordinò la distruzione e la dispersione.
Il Tempio fu dato alle fiamme ma la Biblioteca, con tutti i suoi preziosi manoscritti, fù salvata e sino al 415 questa cultura continuò ad operare in Egitto.
Dopo quella data i filosofi approdarono ad Atene e lì trapiantarono la loro scuola iniziatica.
Nel 529 Giustiniano ordinò la soppressione ufficiale dell'antico insegnmento e la cultura pagana questa volta apparentemente svanì.
Ma l'alchimia sopravvisse sebbene fosse stato ordinato che i libri di questa filosofia venissero bruciati pubblicamente al cospetto del vescovo.
Nuovi scrittori continuarono gli studi e riuscirono persino a farsi accettare dagli imperatori facendo una vera e propria opera di trasmutazione tra l'alchimia antica e quella della Nuova Europa. I monaci bizzantini si cimentarono nel non facile compito di tradurre e copiare ogni scritto che fosse possibile reperire e il numero dei commentatori dell'alchimia crebbe col riapparire dell'antica letteratura.
Fra tutti citiamo il "Filosofo Cristiano", pseudonimo dietro il quale si celava un dottissimo monaco che conciliò i suoi lavori di cultura cristiana con gli studi pagani, l'alchimia con la teologia.
Salgono alla scena letteraria i poeti alchimisti che lodano i prodigi dell'arte ermetica quali Zosimo e Olimpiodoro, Sinesio, il geniale e saggio vescovo di Tolemaide, risorgono i mitici alchimisti Trismegistus e Agatodemone, gli pseudo-ermetici Zoroastro e Democrito.
Manoscritti bizzantini di testi ermetici vennero portati infine in Italia e successivamente anche in Francia.

Ha inizio così una nuova era che portò con se molte discusse esperienze a volte risibili ma, oseremo dire, che con gli alchimisti iniziò anche un'epoca "moderna" entro la quale furono fatte numerose e preziose scoperte chimiche a tutt'oggi sfruttate in svariati settori.
Tutto questo sino a che l'Opera Alchemica non scivolò in un lento ed inesorabile declino.
Agli alchimisti così bistrattati dobbiamo moltissimo e finalmente, tutti i loro meriti, vengono oggi riconosciuti a questi personaggi illustri, e se vuoi un po pittoreschi, che hanno contribuito al progresso dell'umanità.
Con sicurezza non è possibile affermare se alcuni di loro avessero realmente portato a termine l' opera, se fossero riusciti cioè a far nascere nei loro alambicchi quell'oro puro dalla capacità di autogenerarsi che tanto cercavano di realizzare, molti vantavano di esserci riusciti, altri invece finivano con l'abbandonare il loro lavoro sconfitti ed amareggiati sia dall'opinione pubblica che dalle numerose difficolta a cui andavano in contro.

Forse oggi non sarebbero più proponiboli tali esperienze nell'epoca multimediale in cui viviamo o forse,al contrario, con la nascita dei nuovi movimenti chiamati "New Age" (che sono comunque solo il frutto di una ennesima moda che presto appassirà) può essere possibile una riscoperta, se non del lavoro concreto sulla materia, perlomeno del lavoro svolto all'interno dell'uomo per portare finalmente alla luce tutto ciò che teniamo nascosto dentro di noi, le nostre occultate potenzialità, il nostro vero "IO", la nostra "Pietra Filosofale".

Naturalmente non è possibile racchiedere tutto dell'Alchimia in poche righe. L'Alchimia è molto più di ciò che esponiamo qui; l'alchimia e i suoi simboli, i suoi disegni ermetici, i suoi dialoghi profondi, la sua filosofia occulta meriterebbero spazi molto maggiori di questi che Bethelux gli dedica.

 
 
 

pride

Post n°10 pubblicato il 09 Settembre 2007 da drago_infuocato
Foto di drago_infuocato

Pride è il risultato della resurezzione di Edward, molto simile ad Envy ed agli altri homunculus, Pride non ricorda nulla della sua vita precedente. Molto silenzioso, questo personaggio apparentemente privo di espressione potrebbe dimostrarsi sadico e crudele quanto Envy, se non di più.

 
 
 

trama del film di full metal alchemistvisto che di svolge 2 anni dopo il cartone se nn volete anticipazioni nn leggere

Post n°11 pubblicato il 10 Settembre 2007 da drago_infuocato
Foto di drago_infuocato

Il film è ambietato un paio di anni dopo la fine dell'anime. La storia è ambientata in Germania, a Monaco, nel 1923. Edward, che ora utilizza rudimentali automail per sostituire gli arti perduti, è ancora intrappolato nel mondo che si trova al di là del cancello, il mondo reale, cercando un modo per riuscire ad attraversare nuovamente il cancello. Ma in seguito a tutti i tentativi falliti, comincerà pian piano a perdere le speranze. Qui Edward incontra un ragazzo somigliante in tutto e per tutto a suo fratello, di nome Alphonse Heiderich, suo compagno di ricerche per il lancio del razzo. L’unica differenza sono i capelli leggermente più chiari e gli occhi azzurri. Vive assieme a Edward, ed è stato incaricato da un patrono, di cui non si conoscono né identità né intenzioni, di occuparsi della ricerca del razzo. Non sa se esista veramente il mondo che l’amico tenta di raggiungere ad ogni costo, ma tenterà di aiutarlo a tornare a casa. Durante un esibizione ad una fiera, nella quale i due assieme al loro gruppo devono mostrare il funzionamente di un razzo rudimentale, conosce una strana ragazza, Noah. Questa è dotata di poteri paranormali, solo toccando una persona è in grado infatti di vedere il suo passato o il suo futuro. Edward decide di ospitarla a casa sua, visto che si trova nei guai. Il giorno dopo per caso Edward incontra un misterioso uomo, Mabuse, alter ego di Pride, che lo informa di un enorme "serpente" che sta infestando un castello in rovina. Inizialmente, Ed non fa troppo caso alla notizia, ma una volta raggiunto il castello capisce che il drago non è altro che Envy. Nel frattempo, un’altra associazione sta tramando nell’ombra: la Thule Society, capeggiata da Karl Haushofer. Questa associazione è alla ricerca della chiave di Shambala, nel buddismo tibetano "Il regno perfetto"; "Chi conquisterà Shambala potrà dominare anche il mondo", queste le parole del leader dell’associazione. La chiave per raggiungere Shambala è un drago. Infatti l'associazione si muoverà in fretta, riuscendo a catturare Envy.
Al, il "vero", nel frattempo si è allenato costantemente per due anni, dopo aver recuperato il suo corpo. E’ diventato un famoso alchimista nel suo mondo, e veste esattamente come il fratello. E’ in grado di attuare alchimie semplicemente battendo le mani, grazie a due particolari cerchi alchemici disegnati sul palmo dei suoi guanti. Non ha memoria del suo passato, ma è grato al fratello per quello che ha fatto, ed è deciso più che mai a ritrovarlo. Roy dal suo canto ha deciso invece di rinnegare l'alchimia, a causa di quello che ha passato, diventando un semplice militare.

Molto bello, il film non deluderà i fan che lo aspettano con impazienza ormai da tempo. Trama ben curata, personaggi nuovi ben caratterizzati, personaggi vecchi maturati. Il finale può forse lasciare un pò perplessi, ma in ogni caso può essere considerato un lieto fine.

Quando uscirà?



Il DVD del film è uscito il 26 Gennaio in Giappone. Per l'Italia non è ancora prevista la sua uscita.

 
 
 

test x vedere che personggio di full metal alchemist sei (possono farlo anche quelli che nn lo vedono) mandatemi le risposte

Post n°12 pubblicato il 11 Settembre 2007 da drago_infuocato
Foto di drago_infuocato

Stai girando per la strada, quando qualcuno che non conosci critica il tuo modo di vestire, definendoti uno strambo. Come reagisci?

Lo ignori. Sai di stare invece bene vestito in quel modo. E' solo invidioso.
Lo ignori. Non ti importa come ti giudicano gli altri, soprattutto se e' qualcuno che non conosci.
Prendi sul serio quello che ha detto e cominci a farti mille viaggi sul tuo aspetto fisico.
Ti avvicini e gli spieghi tranquillamente che non dovrebbe criticare il modo di vestirsi altrui. Poi gli mostri la foto di una persona a cui tieni moltissimo, come fai un po' con tutti.
Ti avvicini a lui e lo guardi con aria assassina, fino a farlo scappare.
Ti avvicini e ti incavoli, dicendogli che non si pu permettere di criticare gli altri in quel modo.
Vai dritto/a per la tua strada, come se non avessi sentito quello che ti ha detto. Se sei vestito/a in quel modo c'e' una ragione.
Ti avvicini, ti togli la maglietta e comincia a mostragli il tuo fisico, ricercando dei complimenti.

Continui il tuo giro. Noti qualcuno in difficolta', per terra e si sta tenendo una caviglia, probabilmente rotta. Come ti comporti?

Corri immediatamente vicino a lui e gli offri il tuo aiuto. Non puoi lasciare qualcuno in difficolta' senza fare tutto cio' che ti possibile, poi ti sentiresti troppo in colpa.
Ti avvicini e lo aiuti. E' tuo dovere aiutare qualcuno in difficolta'.
Osservi la scena in lontanaza. Se nessuno va ad aiutarlo decidi di farlo tu.
Lo ignori completamente. Non sono affari che ti riguardano.
Ti avvicini e gli offri il tuo aiuto. Poi gli mostri la foto di qualcuno a cui tieni veramente tanto.
Ti avvicini e lo aiuti. Quando poi sta bene ti metti in mostra, vantandoti del tuo fisico ed attendendo complimenti.
Ti avvicini e lo aiuti. Chissa' che poi tu non riesca ad ottenere anche qualche vantaggio da questo.
Vai ad aiutarlo, ma chiedi aiuto anche a qualcuno che si trova per strada.

Domanda classica. Quale animale preferisci fra questi?

Falco. Preciso ed orgoglioso.
Gatti gatti gatti!
Cane. Sono ottimi amici dell'uomo.
Lupo. Leale e libero.
Pavone. Adori il suo aspetto.
Delfino. Intelligente e sempre allegro.
Ti piacciono un po' tutti gli animali.
Nessuno. Odi gli animali.

Altra domanda classica. Il tuo colore preferito? (Max. 3)

Dorato
Argentato
Blu
Viola
Azzurro
Rosso
Marrone
Giallo
Verde
Nero

Sei in un centro commerciale. Come ti muovi?

Guardi un po' tutti i negozi, fermandoti in particolare a quelli che hanno articoli di meccanica o di tecnologia.
Compri tutto quello di cui hai bisogno senza fare troppi giri. In fondo, sei andato/a li' solo per necessita', non per divertirti.
Vai dritto a prendere quello che ti serve. Poi nel caso ti metti a girare e guardare le vetrine.
Odi i centri commerciali, non ci andresti nemmeno se ti constringessero'.
Sei andato/a li' con la tua famiglia, quindi cerchi di soddisfare tutto cio' che vogliono fare loro. Quando sono felici, sei felice anche tu.
Ti fermi spesso alle vetrine, ma non per guardare gli articoli. Per specchiarti e per poter ammirare il tuo ottimo fisico.
Giri, qualche volta ti fermi alle vetrine, alcune volte entri e compri quello che ti piace o che ti serve. Le solite cose che si fanno in un centro commerciale insomma.
Compri solo quello di cui hai bisogno, cercando di trattare con il negoziante, magari sfruttando il tuo fascino, in modo tale da poter ottenere il maggiore sconto possibile.

Un tuo superiore ti offre un compito di grande responsabilita', ma a te l'idea di farlo non piace troppo. Come ti comporti?

Chiedi se possibile che ti venga affidato qualcos'altro. Nel caso non sia possibile lo fai, seppure a malavoglia, ma comportandoti poi di testa tua.
La cosa ti preoccupa un po', ma non fai storie, e svolgi il lavoro come ti stato detto.
Accetti senza dire nulla. E' il tuo dovere svolgere il lavoro, non puoi tirarti indietro.
Accetti, ma cerchi di arrivare ad un compromesso che ti avantaggi in qualche modo. Se devi fare qualcosa che non ti piace, almeno vuoi trarne vantaggio.
Non accetti. Nonostante sia il tuo superiore, non vuoi fare qualcosa che non ti va di fare.
Cerchi di arruffianartelo per ottenere un'altro lavoro. Nel caso tu non ci riesca, seppure scocciato/a ti rassegni e lo accetti.
Cerchi di distrarlo mostrandogli una foto della persona a cui tieni e parlandogli di lui/lei. Magari poi si dimentichera' del compirto che deve affidarti.
Accetti senza fare troppe storie. La cosa ti scoccia, ma non puoi fare diversamente, gli ordini sono ordini.

E' sabato sera. Cosa potresti stare facendo?

Decidi di rimanere in casa. Ami la solitudine, e non ti piace stare in compagni degli altri.
Stai in casa a svolgere i tuoi compiti. In genere esci poco per svagarti, il dovere prima di tutto.
Esci fuori e vai ad un bar o magari a delle feste. Probabilmente farai colpo su qualcuno/a, come succede quasi tutte le volte che esci.
Esci con la tua famiglia e fate qualcosa tutti insieme. Quando stai con loro sei felice.
Ti organizzi con pochi amici intimi, ed andate insieme a fare quello che pi va di fare in quel momento. Potreste anche rimanere in casa a chiaccherare, dipende dalla serata.
In genere aspetti che gli altri ti chiamino, non organizzi mai le cose tu. Nel caso in cui nessuno si faccia sentire passi la serata in casa, stai bene anche cosi'.
Esci con gli amici ed andate a ballare assieme. Ti piaciono i posti con abbastanza vita.
Vai in un bar con qualche amico a bere birra e chiaccherare.

Cosa fai in genere durante il tuo tempo libero?

Lo passi quasi tutto con la tua famiglia.
Pratichi arti marziali.
Ti stendi sul letto e pensi. Ti piace, ed a volte hai bisogno di momenti di riflessione.
Esci con gli amici per divertirti.
Cerchi di portarti avanti con i tuoi compiti. Nel caso non ci fosse niente da fare, pulisci e sistemi la casa. Non ti piace stare senza far nulla.
Ti alleni per mantenere il tuo fisico sempre in perfetta forma.
Stai da solo in casa. Non ti piace stare assieme alla gente.
In genere hai sempre qualche appuntamento con nuove ragazzi/e.

Ultima domanda: pensi di votare? (semplice domanda, non r

certo ^_^

potrei, dipende da quel che mi va di fare.
E' mio dovere votare.
Dipende dal risultato che mi verra'.
No.
Ok, intanto guarda questa foto!
Potrei farlo. *Con sorriso affascinante*
Nessun problema! *Mettendo in mostra il fisico*

 
 
 

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