Vi presento Fulvia

Qualcuno ha detto...


..."Quando un uomo siede un'ora in compagnia di una bella ragazza,sembra sia passato un minuto.Ma fatelo sedere su una stufa per un minuto e gli sembrerà più lungo di qualsiasi ora. Questa è la relatività." Albert EinsteinMi fa sorridere questa frase e mi fa pensare a come sarebbe bello se tutti gli uomini che madre natura ho fornito di un quoziente intellettivo e di un bagaglio culturale sopra la media, avessero la capacità di trasmettere il loro sapere anche ai non addetti ai lavori con questa semplicità e trasparenza. Purtroppo però raramente,a certi livelli, il sapere viaggia pari passo con la capacità di comunicare,sintetizzare, semplificare ...spesso mi accorgo di leggere o ascoltare parole che nel loro insieme contribuiscono solo a crearmi confusione,non riesco ad afferrare il nocciolo della questione...mi perdo inesorabilmente. C'è un abuso,da parte di molti,di una dialettica che sembra rivolta a una sfera ristretta di persone,quasi a volere che di certe cose si possa parlare e ci si possa capire solo tra pochi eletti. Alcuni sembra quasi provino una sorta di perverso piacere ad essere incompresi dai più....altri proprio non ce la fanno a farsi capire erigono una sorta di muro davanti al quale i comuni mortali restano disorientati."Egli non ha mai rischiato il muro di gomma della tautologia,che poi equivaleva per molti versi alla constatazione dell'irrilevanza delle specifiche ragioni pittoriche,nel dominio della valenza,tutta mentale,di un'enunciazione."Questa frase, scritta da un critico, apre la lunga presentazione di una mostra di pittura...stava scritta in prima pagina di un bel catalogo che illustrava le opere dell'artista. L'ho riletta un paio di volte poi vista la mia incapacità a decifrare quello che di logica avrebbe dovuto guidarmi nella comprensione delle opere, ho chiuso il libro abbandonandomi alla mia personale interpretazione.Non sempre è possibile farlo.....così, per alimentare e soddisfare le nostre curiosità in campi che non ci appartengono, dove non serve il sentimento ma piuttosto conoscere regole ben precise e i meccanismi che le determinano,dobbiamo sperare di non imbatterci in qualcuno di questi fenomeni che si pavoneggiano al suono delle loro stesse parole.A questi amanti del virtuosismo verbale mi verrebbe voglia di dire "parla come mangi" ...già ma come mangiano costoro? Non mi stupirei se cercassero di sbucciare un chicco d'uva con coltello e forchetta.