funghiecarote

Post N° 200


14/07/2008Desolazione, incertezza e finzione stanca Buoi nei luoghi stanti e muffi di calma, e statica desolazione e in apparenza morti in superficie, dove tutto tace per essere risvegliato da un urlo. Fingiamo interesse negli interessi degli altri, ma non ci importa poi tanto, di quello che fanno, da un giorno che passa, portato a domani, gridiamo e gridandolo, ci rendiamo conto, di non avere più voce. per nulla annullati dalla vita, e disgregati, da una consuetudine, di buone maniere, che ci sopprimono il carattere, non rendendolo più il nostro, ma quello, delle brave persone, che siamo da tutta la vita, e per gli anni a venire, in una coltre di nero, che si abbatte in un mare di notte, “chi la vedrà!” come parole nel vento, che parlano piano, al rimbombo di stelle filanti, alla fiera di una città, che non ha nome, ma solo colori sgargianti, in questo raggio di luce, che è la vita, e di questa candela fioca, che è l’emozione e stenta a brillare davvero.    Amiamo la gente in maniera diversa e ugualmente la odiamo!     C.Moraldi