funghiecarote

Post N° 222


Ventinove e duemilaotto Sempre qui, in questo mare di pensieri marci, che franano e ci lasciano andare nel vuoto di un buio profondo, rassegnati, a non sperare ancora. Si sopravvive comunque, in queste strade colorate, di mille scaglie di vetro vecchio, cocci! Siamo rimasti con voi, che ci aprite piano le carni, aspirandone il sangue pulsante, di un corpo sconfitto e mortificato, da un atteggiamento arrogante. In questi tempi in cui nessuno ha paura ma si fallisce, in cui esistono il benessere e gli agi, ma si vive in case che non potremo permetterci mai, in cui tutto il mondo e più vicino, ma siamo ogni uno da solo in singole unità, come celle o alveari immensi non comunicanti.Siamo la solitudine del progresso che incombe, come un ombra che striscia, con indifferenza e paura. E in questi tempi muoiono anche i ricchissimi, per stati d’ansia stratificati da un sottile tempo imperfetto, creato per i vincenti di tutte le età. il ventinove cede al duemilaotto, il suo primato di castello di carte e di figurine scambiate, le regole saranno le stesse, il futuro stavolta, riguarda anche  i potenti. C.Moraldi