IL RICORDO 2010 Il ricordo e un dolce veleno trasparente,incolore che deterge le labbra, ci inebria del suo odore di zucchero filato, lana e acquaragia. Una maschera rosa messa sugli occhi di un cieco,un rumore nel silenzio, un dipinto a olio nascosto sopra il camino. Ci accontenta nel momento giusto, ci delude illudendoci troppo. Con i sui pugnali arrugginiti si difende da noi, poveri sciocchi nella nostra ignoranza, di persone amiche! Non consente ripensamenti, ritorni o allegrie falsate, dall’ottimismo di un tempo. Non è possibile attingere ancora, alla vita vera,se il ricordo si introduce nel vivere, stranamente confuso che abbiamo. a volte ci porta ad non distinguere, più la realtà dalla finzione. Claudio MORALDI
IL RICORDO 2010
IL RICORDO 2010 Il ricordo e un dolce veleno trasparente,incolore che deterge le labbra, ci inebria del suo odore di zucchero filato, lana e acquaragia. Una maschera rosa messa sugli occhi di un cieco,un rumore nel silenzio, un dipinto a olio nascosto sopra il camino. Ci accontenta nel momento giusto, ci delude illudendoci troppo. Con i sui pugnali arrugginiti si difende da noi, poveri sciocchi nella nostra ignoranza, di persone amiche! Non consente ripensamenti, ritorni o allegrie falsate, dall’ottimismo di un tempo. Non è possibile attingere ancora, alla vita vera,se il ricordo si introduce nel vivere, stranamente confuso che abbiamo. a volte ci porta ad non distinguere, più la realtà dalla finzione. Claudio MORALDI