funghiecarote

OSCURITA’ IMPROVVISE


OSCURITA’ IMPROVVISE  Labirinti isterici, in case senza tempo. Dove si creano stanchi uomini e infelicità perenni! Vive la rassegnazione, in questi luoghi, mista, alla voglia di fuggire.  La vita appare, più pesante e meno colorata di quanto si credeva.  Le illusioni di bambino, svaniscono, in una solida nebbia, portata dalla notte umida.  E un giorno di beltà, vive per anni nel ricordo e in qualche lacrima di rimpianto. Oramai si convive col malessere dei momenti bui, affiancato come un’ombra nera, come un corvo affamato, che ci mangia nel piatto.  Lasciandoci però, stranamente sazi, ma mai soddisfatti, aspettando frementi il prossimo pasto. E nelle trasparenze di un giorno uggioso, triste e malinconico… Si muore realmente, nelle sere d’inverno, solitarie, senza sole, oscurate d’improvviso.   Claudio MORALDI