Precariato
Rabbiosa e violenta e la vita,
morsa da mille vermi
che la scavano fino al succo.
Marcisce fino alla radice la verità.
Rimpiazzata dalla percezione
della realtà,
impressa di un,
io accondiscendente.
Ovattato nel buio,
con conati periodici,
scavo la mia buca vicino all’oceano.
È un mare calmo quasi piatto.
Mail futuro non esiste,
in questo posto
di transenne e cantieri aperti
e chiusi,
e società di comodo e comodi tutti!
Nessun proseguimento
di quello che siamo,
la vita si ferma con noi,
paese di vecchi, e stanchi giovani.
Ma il posto migliore dove vivere,
il migliore dei tempi non è….
E scandisci la vita anno per anno,
in spazi di tempo
che sanno straziarti,
nell’attesa di un insicuro,
oramai divenuto costante.
Incitare a coincidere gli altri con noi,
che non siamo peggiori
ma diversi nello stile di vita
e nei modi di fare,
in questi anni sbagliati.
In cui tutto è attonito,
fermo,
eppure si muove all’unisono.
C.Moraldi
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Post n°162 pubblicato il 03 Marzo 2008 da claudiomoraldi
Pioggia il pomeriggio
Piove, chi sta di guardia all’avvicinarsi del sole Che turba i cani, in cui si mettono gli ombrelli ad asciugare. Chiedine un raggio vicino alla sera per vedere meglio di notte. Una luna che se ne frega di noi e sorride beffarda. Una vecchia rugosa snob, che guarda da lontano per vizio e gira ma alla fine anche lei, come tutti e sola e si stringe in se stessa. E la sua faccia bianca, sorride, ma e un silenzio che grida da sempre! e qualche volta, si nasconde alla notte! C.Moraldi
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