Precariato
Rabbiosa e violenta e la vita,
morsa da mille vermi
che la scavano fino al succo.
Marcisce fino alla radice la verità.
Rimpiazzata dalla percezione
della realtà,
impressa di un,
io accondiscendente.
Ovattato nel buio,
con conati periodici,
scavo la mia buca vicino all’oceano.
È un mare calmo quasi piatto.
Mail futuro non esiste,
in questo posto
di transenne e cantieri aperti
e chiusi,
e società di comodo e comodi tutti!
Nessun proseguimento
di quello che siamo,
la vita si ferma con noi,
paese di vecchi, e stanchi giovani.
Ma il posto migliore dove vivere,
il migliore dei tempi non è….
E scandisci la vita anno per anno,
in spazi di tempo
che sanno straziarti,
nell’attesa di un insicuro,
oramai divenuto costante.
Incitare a coincidere gli altri con noi,
che non siamo peggiori
ma diversi nello stile di vita
e nei modi di fare,
in questi anni sbagliati.
In cui tutto è attonito,
fermo,
eppure si muove all’unisono.
C.Moraldi
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Post n°204 pubblicato il 15 Luglio 2008 da claudiomoraldi
15/07/2008 La spada dei cieli è in un mare profondo
Troncati di netto, con l’acqua che spezza le ossa, come un carnefice irrequieto, che macella senza sosta.
la spada dei cieli, divide l’aria sottilmente, e piantati in un mare profondo, che sa di benzina e di sangue e di legamenti sconnessi, dal resto di un corpo informe, frantumato.
Intanto dall’esterno, e dai sedili sgualciti di stoffe eleganti della prima classe, si vedono parti indecise, che sanno volare, ma annegano piano, senza fretta in questa giornata calda, in cui il vento non c’è e la pioggia non cade.
E umanità che così, si prostra poche volte, e sempre in situazioni di dramma, forse per tragedia o per ironia, ha il suo volto umano, dove l’umano è finito.
C.Moraldi
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