Precariato
Rabbiosa e violenta e la vita,
morsa da mille vermi
che la scavano fino al succo.
Marcisce fino alla radice la verità.
Rimpiazzata dalla percezione
della realtà,
impressa di un,
io accondiscendente.
Ovattato nel buio,
con conati periodici,
scavo la mia buca vicino all’oceano.
È un mare calmo quasi piatto.
Mail futuro non esiste,
in questo posto
di transenne e cantieri aperti
e chiusi,
e società di comodo e comodi tutti!
Nessun proseguimento
di quello che siamo,
la vita si ferma con noi,
paese di vecchi, e stanchi giovani.
Ma il posto migliore dove vivere,
il migliore dei tempi non è….
E scandisci la vita anno per anno,
in spazi di tempo
che sanno straziarti,
nell’attesa di un insicuro,
oramai divenuto costante.
Incitare a coincidere gli altri con noi,
che non siamo peggiori
ma diversi nello stile di vita
e nei modi di fare,
in questi anni sbagliati.
In cui tutto è attonito,
fermo,
eppure si muove all’unisono.
C.Moraldi
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Post n°270 pubblicato il 11 Ottobre 2010 da claudiomoraldi
LA VITA CREDE
La vita crede, nei sui tanti amanti di strada, e nei mille straccioni sorridenti, armati di gengive gorgoglianti, in chi porta al lavoro un figlio, che crescerà troppo presto, nell’ombra di una speranza, che si avvera, in un domani di pioggia grigia. chi vede il sole, nelle nuvole nere dell’inverno, ormai scuro e bruno delle sei, di una giornata, in cui ti tieni il cappotto ed il cappello, stretto a te, come una bellissima donna, vestita di rosso, oramai stanca, che cerca solo di andarsene via.
Coraggio lasciala, e fa volare il cappello, da troppo tempo e sulla tua testa, ti soffoca i capelli facendoti, pian piano sempre più calvo, sempre più vecchio, monotono e stanco.
Claudio MORALDI |