Precariato
Rabbiosa e violenta e la vita,
morsa da mille vermi
che la scavano fino al succo.
Marcisce fino alla radice la verità.
Rimpiazzata dalla percezione
della realtà,
impressa di un,
io accondiscendente.
Ovattato nel buio,
con conati periodici,
scavo la mia buca vicino all’oceano.
È un mare calmo quasi piatto.
Mail futuro non esiste,
in questo posto
di transenne e cantieri aperti
e chiusi,
e società di comodo e comodi tutti!
Nessun proseguimento
di quello che siamo,
la vita si ferma con noi,
paese di vecchi, e stanchi giovani.
Ma il posto migliore dove vivere,
il migliore dei tempi non è….
E scandisci la vita anno per anno,
in spazi di tempo
che sanno straziarti,
nell’attesa di un insicuro,
oramai divenuto costante.
Incitare a coincidere gli altri con noi,
che non siamo peggiori
ma diversi nello stile di vita
e nei modi di fare,
in questi anni sbagliati.
In cui tutto è attonito,
fermo,
eppure si muove all’unisono.
C.Moraldi
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Post n°290 pubblicato il 25 Gennaio 2011 da claudiomoraldi
Finte debolezze e false virtù
Mondo di sporca e vera gente reale.
Celata dalla malinconia, dalla vita, dalla paura della morte.
Coriandoli su navi di carta naufragi tranquilli, portano ad un triste sconforto di tempi migliori.
Intanto il pericolo incombe sulla vita di gente che mangia e lavora soltanto!
Un pericolo che viene e che vive dentro ogn’uno di noi, diviene un peccato recondito d’essere noi veramente, di fare o non fare scelte sbagliate, libere e nostre!
Censure oramai si aprono a controlli vasti, di respiri, di attimi.
Momenti di libertà su richiesta, affrancati su fogli di carta bollata.
Non più spontanei, mai più saremo tanto umani quanto ora, mai catalogabili nelle nostre finte debolezze e false virtù.
Claudio MORALDI
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