Precariato
Rabbiosa e violenta e la vita,
morsa da mille vermi
che la scavano fino al succo.
Marcisce fino alla radice la verità.
Rimpiazzata dalla percezione
della realtà,
impressa di un,
io accondiscendente.
Ovattato nel buio,
con conati periodici,
scavo la mia buca vicino all’oceano.
È un mare calmo quasi piatto.
Mail futuro non esiste,
in questo posto
di transenne e cantieri aperti
e chiusi,
e società di comodo e comodi tutti!
Nessun proseguimento
di quello che siamo,
la vita si ferma con noi,
paese di vecchi, e stanchi giovani.
Ma il posto migliore dove vivere,
il migliore dei tempi non è….
E scandisci la vita anno per anno,
in spazi di tempo
che sanno straziarti,
nell’attesa di un insicuro,
oramai divenuto costante.
Incitare a coincidere gli altri con noi,
che non siamo peggiori
ma diversi nello stile di vita
e nei modi di fare,
in questi anni sbagliati.
In cui tutto è attonito,
fermo,
eppure si muove all’unisono.
C.Moraldi
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Post n°299 pubblicato il 05 Maggio 2011 da claudiomoraldi
COR SENO DE POI
La chiami Insicurezza derivante dall’aspetto te ritrovi ai diciassette senza come voi chiamelle, tette senza petto qualche cosa che a te manca, ormai te manca e chiaro! ‘n po de ‘nsicurezza plastica modellata, sbattuta e poi montata, ‘n serie, come ‘n fabbriche de machine cinesi, tu non vuoi esse utilitaria questo io lo capisco, orenda, sbrenciata e de colore grigio, ma a gomma che c’hai dentro te cambia e te trasforma, ‘n una Maserati rossa, che ‘a gente te guarda e poi sussura, e basta! ma nun era quello che volevi te!
Ma mo c’è stà la crisi delle machine, e ‘n utilitaria vecchia fa bono er brodo.
Quindi se c’hai problemi ner cervello, scegli la strada lunga, e fermate ogni tanto, a pensa’ che stai bene, de corpo armeno umanamente, che tu sia bella o meno, armeno vivi! Ce gente che sai vorebbe tanto, ma è ‘n sogno pure quello!
e de notte guarda sta strada de case sfitte, e spente, guarda le genti sole, che vivenno sempre meno, sempre senza ride, senza allegria e fiducia, e poi guardate a te e pensa a ‘na protesi, ar posto der seno de poi che oramai e venuto, a ‘n costo de 7000 euro al paro.
E pensa a’n fio eventuale, che nun pierà mai nemmanco na goccia de latte da te.
Claudio MORALDI |