Precariato
Rabbiosa e violenta e la vita,
morsa da mille vermi
che la scavano fino al succo.
Marcisce fino alla radice la verità.
Rimpiazzata dalla percezione
della realtà,
impressa di un,
io accondiscendente.
Ovattato nel buio,
con conati periodici,
scavo la mia buca vicino all’oceano.
È un mare calmo quasi piatto.
Mail futuro non esiste,
in questo posto
di transenne e cantieri aperti
e chiusi,
e società di comodo e comodi tutti!
Nessun proseguimento
di quello che siamo,
la vita si ferma con noi,
paese di vecchi, e stanchi giovani.
Ma il posto migliore dove vivere,
il migliore dei tempi non è….
E scandisci la vita anno per anno,
in spazi di tempo
che sanno straziarti,
nell’attesa di un insicuro,
oramai divenuto costante.
Incitare a coincidere gli altri con noi,
che non siamo peggiori
ma diversi nello stile di vita
e nei modi di fare,
in questi anni sbagliati.
In cui tutto è attonito,
fermo,
eppure si muove all’unisono.
C.Moraldi
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Post n°309 pubblicato il 21 Settembre 2011 da claudiomoraldi
NON MI PIACE NESSUNO
Entrando in internet, si legge delle esternazioni della Bindi e dei “morti” di Di pietro, o dell’amarezza di Vendola.
Ora eccetto Berlusconi, chi rimane la Bindi?, Vendola?, Di pietro? o forse Bersani? Si sono bravi nelle sagre, e nei comizi di paese ma al governo!!! Non ho sentito una vera proposta da loro. Oppure casini o fini o Rutelli, ex sindaco di Roma, ex avversario di Berlusconi, insomma un Ex. Ci meritiamo di più! Già, ma se il più non c’è! Almeno per ora? che fare? Cambiare cosi, solo per disperazione, vuol dire andare verso il peggio. D'altronde rimanere, significa essere statici. Sia il pd che il pdl hanno le persone giuste per fare un rinnovamento strutturale. Il guaio è che non le vogliono “usare” la Meloni e una realtà di “destra” dove non esiste più una destra. Renzi e il nuovo e l’unico che potrebbe fare di un pd comatoso, un nuovo partito. Tutti gli altri, TUTTI GLI ALTRI devono andare via. Questa e l’ultima manovra d’aggiustamento. Il bipolarismo è ancora possibile, ma non con queste persone ed in questi termini. Bisogna cambiare la legge elettorale, e tornare a votare le persone e non le liste. |