Precariato
Rabbiosa e violenta e la vita,
morsa da mille vermi
che la scavano fino al succo.
Marcisce fino alla radice la verità.
Rimpiazzata dalla percezione
della realtà,
impressa di un,
io accondiscendente.
Ovattato nel buio,
con conati periodici,
scavo la mia buca vicino all’oceano.
È un mare calmo quasi piatto.
Mail futuro non esiste,
in questo posto
di transenne e cantieri aperti
e chiusi,
e società di comodo e comodi tutti!
Nessun proseguimento
di quello che siamo,
la vita si ferma con noi,
paese di vecchi, e stanchi giovani.
Ma il posto migliore dove vivere,
il migliore dei tempi non è….
E scandisci la vita anno per anno,
in spazi di tempo
che sanno straziarti,
nell’attesa di un insicuro,
oramai divenuto costante.
Incitare a coincidere gli altri con noi,
che non siamo peggiori
ma diversi nello stile di vita
e nei modi di fare,
in questi anni sbagliati.
In cui tutto è attonito,
fermo,
eppure si muove all’unisono.
C.Moraldi
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Pioggia il pomeriggio
Piove, chi sta di guardia
all’avvicinarsi del sole
Che turba i cani,
in cui si mettono gli
ombrelli ad asciugare.
Chiedine un raggio
vicino alla sera
per vedere meglio
di notte.
Una luna che se ne frega
di noi e sorride beffarda.
Una vecchia rugosa snob,
che guarda da lontano
per vizio e gira ma alla fine
anche lei, come tutti e sola
e si stringe in se stessa.
E la sua faccia bianca,
sorride, ma e un silenzio
che grida da sempre!
e qualche volta, si nasconde
alla notte!
C.Moraldi