Precariato
Rabbiosa e violenta e la vita,
morsa da mille vermi
che la scavano fino al succo.
Marcisce fino alla radice la verità.
Rimpiazzata dalla percezione
della realtà,
impressa di un,
io accondiscendente.
Ovattato nel buio,
con conati periodici,
scavo la mia buca vicino all’oceano.
È un mare calmo quasi piatto.
Mail futuro non esiste,
in questo posto
di transenne e cantieri aperti
e chiusi,
e società di comodo e comodi tutti!
Nessun proseguimento
di quello che siamo,
la vita si ferma con noi,
paese di vecchi, e stanchi giovani.
Ma il posto migliore dove vivere,
il migliore dei tempi non è….
E scandisci la vita anno per anno,
in spazi di tempo
che sanno straziarti,
nell’attesa di un insicuro,
oramai divenuto costante.
Incitare a coincidere gli altri con noi,
che non siamo peggiori
ma diversi nello stile di vita
e nei modi di fare,
in questi anni sbagliati.
In cui tutto è attonito,
fermo,
eppure si muove all’unisono.
C.Moraldi
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Piccolissimo e breve,
cambiamento in attesa
Lentamente cade una nuvola a terra
e la gente si serve a proprio piacere,
mentre pezzi di essa si distruggono in
strada.
Persone festeggiano solerti
la loro fortuna, lacerati dall’interno
fin nel profondo di un supermercato
che ama i prodotti a buon prezzo.
Intanto pezzi di rame e cocci di vetro
sono mischiano insieme.
Depositati in cantieri aggrappati
alla vita con fili di nastro isolante
e mischiati con calce e detriti
di scarti di legno.
Paralumi al sole, si beano
di una stanza vuota che riempie
l’aria di caldo.
Fa morire le piante con spietata
lentezza e disciplina, accuratamente
scelte, una per una, giorno per giorno.
In attesa di una piccolissimo
e breve cambiamento, in un futuro
imprecisato, che ci ristori e ci calmi
e ci acquieti.
C.Moraldi