Precariato
Rabbiosa e violenta e la vita,
morsa da mille vermi
che la scavano fino al succo.
Marcisce fino alla radice la verità.
Rimpiazzata dalla percezione
della realtà,
impressa di un,
io accondiscendente.
Ovattato nel buio,
con conati periodici,
scavo la mia buca vicino all’oceano.
È un mare calmo quasi piatto.
Mail futuro non esiste,
in questo posto
di transenne e cantieri aperti
e chiusi,
e società di comodo e comodi tutti!
Nessun proseguimento
di quello che siamo,
la vita si ferma con noi,
paese di vecchi, e stanchi giovani.
Ma il posto migliore dove vivere,
il migliore dei tempi non è….
E scandisci la vita anno per anno,
in spazi di tempo
che sanno straziarti,
nell’attesa di un insicuro,
oramai divenuto costante.
Incitare a coincidere gli altri con noi,
che non siamo peggiori
ma diversi nello stile di vita
e nei modi di fare,
in questi anni sbagliati.
In cui tutto è attonito,
fermo,
eppure si muove all’unisono.
C.Moraldi
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Perché ci si lamenta?
Perché ci si lamenta? Ci si lamenta se una cosa è ingiusta o va male. Oggi Bolle, che tra l’altro non so nemmeno chi sia, ha fatto notare che secondo lui, e ripeto…secondo lui, se la gente dorme all’aperto di fronte ad un palazzo, questo è il simbolo di dell’inizio del degrado di una città. Ora non è che abbia sbagliato di molto, chi deve provvedere alla vita delle persone? E a che questa vita sia in qualche modo accettabile? E se questa persona dovesse morire? In questi giorni ha fatto freddo, c’è stata la neve. Invece di arrabbiarvi con lui, il che sarebbe giusto se avesse detto, che la città in questione è per esempio: brutta, puzza o c’è gente maleducata, tutti luoghi comuni da sfatare. Ha solo detto quello che ha visto. Io credo, che non ci si può irritare perché una persona racconta quello che vede. Le persone sono al freddo, non solo a Napoli, anche nelle altre città, questo è un problema, bisogna affrontarlo.
Claudio MORALDI