Unanime

puoi chiamarmi mostro


 ho un mostro che si č smarrito in me che scivola dentro i miei pensieri e assaggia le mie carni infette affondando i suoi denti affilati fino al sangue che vomito ogni notte mentre le tue mani accarezzano i suoi aculei divini. ho un mostro che non mostro per non indurre intentazione le vestali del bene e le ancelle della redenzione che si accapigliano nell'improbabile attesa della sua resa ai piedi dell'altare dove lui regna altero. ho un mostro che non ha paura di essere chiamato per nome e nemmeno di essere insultato per il suo comportamento asociale ma spesso si nasconde nel luogo pių buio di me per piangere e non smette. Aronne Micael Belial