visione

mah!!!


 Ho preso l'immagine dal web e non saprei che altro scegliere per farmi capire.OK ! così faccio più confusione ^__^ ahahahahah Allora parto dall'inizio! Sono un po' di giorni che ci penso sù,anzi che ci rifletto per bene  e l'input mi è venuto da alcune catechesi che sto frequentando ( chi mi conosce sa che sono una cattolica praticante vero?).Certo adesso non sarò certo io a farvi una catechesi ^__* ahahahahah ma mi piaceva che sapeste alcuni miei pensieri maturati in questi giorni.Analizzando alcune mie paturnie sono arrivata a pensare che forse cado costantemente in uno dei sette peccati capitali o vizi  e precisamente l'accidia.Il termine, nel greco classico, designa la negligenza, l'indifferenza, la mancanza di cure e di interesse per una cosa,l'abbattimento, lo scoraggiamento, la prostrazione, la stanchezza, la noia ehmmm potrei andare avanti nell'elenco.Ma mi fermo qui perchè basta e avanza per la mia auto-analisi.Certo le conseguenze di una vera accidia sono tremende...sino al suicidio.Ma io non corro questo rischio ^__* diaciamo che sono affetta solo nel significato e non dalla sua concretezza ^__^ ahahahaah.A volte mi capita di alzarmi la mattina e non voler fare effettivamente nulla,se fosse solo questo me ne starei tranquilla.Il fatto è che poi vengo presa da una smania di far mille cose e qui è un problema perchè come la si giri l'accidia è in agguato anche se fai troppo,infatti ci sono  due cause, apparentemente contradditorie, che favoriscono l'accidia, e sono l'ozio e l'attivismo.L'ozio è la mancanza di occupazioni, di interessi, ma soprattutto una realtà che rende la vita quotidiana amorfa e trascinata. Davanti ad ogni prerogativa l'ozioso si chiede "a che pro?" e trasforma la propria vita in un deserto.D'altra parte, lavoro e impegni eccessivi, che disperdono e creano molti punti di riferimento non collegati tra di loro, possono provocare uno stato di accidia: ci si è dati un compito al di là delle proprie forze e si crolla.Vabbè sto esagerando un po' ^__* ahahahahah come persona non cado nè in un eccesso nè nell'altro,però è bene che rifletta su questa cosa perchè a volte mi ritrovo a dover leggere un libro e mi chiedo se lo faccio per piacere della lettura o per mascherare il mio non voler far niente.E tante volte mi dico a me stessa e agli altri che il lavoro mi serve per dare una mano in famiglia,ma in realtà è per soddisfare il mio ego e le sue esigenze ...per vantarmene,per essere libera,per cambiare aria che poi i soldi effettivamente manco li vedo per quante necessità ha la mia famiglia.Uhmmm mi sono riletta e non credo che questo sia un post da sabato,forse è un po' troppo impegnativo,ma comunque sono i miei pensieri e ci tenevo a farveli leggere.