FUORI IL ROSPO!

RABBIA


Ho una rabbia dentro che se fossi Primo Carnera stenderei tutto e tutti quelli che mi stanno sulle bolas e gioirei nel farlo, come fossi sul ring.In special modo, ora come ora, se potessi prendere a cazzotti i medici e le infermiere stronze che mamma ha incontrato sulla sua strada da quando ha quella bestia di malattia mi sentirei estremamente soddisfatta. Un uomo in particolare, non farò nomi, ma che se mi capita a tiro gli buco le gomme del macchinone (cilindrata inversamente proporzionale a professionalità, umanità e umiltà, quest'ultima in particolare totalmente assente).Certa gente non è adatta a certi mestieri, e in un campo così delicato come l'oncologia o i reparti ospedalieri che trattano brutte malattie dovrebbero essere attentissimi al personale che pigliano... perché un primario (!) non può alzare la voce ad una paziente che "osa" interrompere gentilmente il tuo soliloquio con una domanda inerente urlandogli "sto parlando io!" e poi non rispondergli... ed alla domanda "perché non avete preso le staminali a mia mamma così come da prassi, in modo che ci fosse una grande chance in più nel far ripartire il midollo dopo averlo quasi ucciso con le cure?" non accetto la risposta "perché di solito non serve"! Porcaccio cane, se era tua madre, medico delle mie ghette, punto tutte le mie fiches sulla casella "in quel caso avresti seguito la regola"! Ma tant'è, quel che è fatto e fatto, e indietro nel tempo per correggere certe scelte (purtroppo) non si torna...Quanto vorrei che domani non fosse "domani"... potessi svegliarmi catapultata sei mesi in avanti, così da aver già passato tutto ciò che ora mi terrorizza all'idea di dover subire ed essermi tolta dai piedi le persone sgradevoli con cui sono a contatto!Non riesco ad andare a trovare mamma in ospedale, o meglio, ci vado ma non resisto più di tanto... finché respirava regolare non avevo problemi, ma adesso non ce la faccio, ogni tanto il suo respiro si blocca e per me è un colpo ogni volta che accade, mi prende l'ansia immediata... ho il TERRORE che ciò che "tutti i medici danno per imminente" accada davanti a me... mia nonna materna dice "che è una cosa naturale", ma io non riesco ad vederla in questa ottica e fuggo... da una parte mi sento egoista e me ne vergogno, dall'altra certo di autogiustificarmi dicendomi che comunque sono io quella che lavora part-time da casa da un anno e più per stare con mamma (non le sarò stata attaccatta 24 ore al giorno ma almeno ero sempre presente, eccezion fatta per qualche rarissima uscita con i miei unici tre amici e per commissioni domestiche)... gli altri familiari soffrono come me, non dico di no, ma han continuato più o meno la loro vita, io la mia l'ho stravolta.Spero che in fondo a questo tunnel prima o poi appaia un lumicino a indicarmi l'uscita, perché ora sto andando avanti a tentoni, sbattendo e inciampando ad ogni passo... e fa male.