FUORI IL ROSPO!

DIFFERENZE


 
Sconforto. Ogni tanto mi assale.Sono a Milano, ho cambiato vita, e mi chiedo: ho fatto bene?Non ho dubbi sulla scuola, no, ma sul fatto che cambiare così radicalmente strada possa aiutarmi a superare il "nero" degli ultimi tre anni."Vai a Milano, che conosci gente e vedrai che supererai tutto" mi è stato detto da più persone... è un mese e mezzo che sono qui e le parole più ricorrenti nei miei pensieri sono SOLITUDINE e INADEGUATEZZA.Già in "patria", data la mia riservatezza, ho pochi amici ed esco poco... qui neanche quello. Se vado in giro lo faccio da sola, e credetemi, è davvero sconfortante.Si, ok, frequento lo IED dove sono circondata da studenti, in classe parlo e vado d'accordo più o meno con tutti, ma la differenza d'età c'è, e pesa, PESA!E' brutto essere la più grande in un gruppo dove la maggioranza delle persone non ha nulla in comune con te, o molto poco. E' normale, se la differenza di otto anni fosse tra me e un 35enne le cose in comune sarebbero maggiori, ma tra la sottoscritta e un 18/19enne davvero spesso non trovo connessioni e c'è un abisso... di pensieri, di idee, di comportamenti, di ideali... ci sono situazioni in cui, non solo per l'età ma anche per il fatto che la vita del paesetto di provincia mi ha "plasmato" in modo diverso da come avrebbe fatto la vita cittadina, mi sento considerata l'extraterrestre che sbarca da un altro pianeta... anche se non mi viene detto apertamente si capisce, e cacchio se mi dà fastidio... dovrò mica omologarmi e fingermi un'altra persona per essere accettata? Non l'ho fatto in 27 anni, dovrò mica iniziare adesso?