FUORI IL ROSPO!

NO VUITTON, NO PARTY


 
Dopo un bel po' di post "intimisti" provo a tornare a parlare anche di cose futili... questo mi è stato ispirato da orde di ragazzine manco 20enni che vedo qui a Milano.Sarà che a me i prodotti di marca con il logo scritto ovunque e/o a caratteri cubitali a solo scopo "me la tiro" di chi li porta sta sulle palle... sarà che io le trovo brutte, ma proprio brutte... sarà che costano un botto e quel botto per me non è giustificato... fatto sta, a me le borse marroni Vuitton non sono mai piaciute, e le trovo adatte solo a un pubblico over 45.Qui a Milano le vedo in ogni dove, al braccio di ragazzine manco 20enni tutte in stra-tiro (in zona Bocconi poi la percentuale è pazzesca), e rimango allibita nel vedere come vengono buttati i soldi solo per appartenere a una fantomatica elite. Perché non ci credo, assolutamente, che la 17enne che a casa dorme col pigiama di Hello Kitty compri (o si faccia comprare, più probabile, e qui stendo un velo pietoso sui genitori-finanziatori) una Luis Vuitton perchè le piace... se la fa piacere perché le altre della sua cricca ce l'hanno e se la sono fatta piacere a sua volta... ho appena fatto l'esame di Marketing: queste tizie rientrano nel "concetto di sé ideale: come il consumatore acquistando un bene/servizio spera di essere visto dagli altri"... a pieno!Stesso discorso vale se le borse o qualsivoglia oggetto griffatto ovunque sia in realtà non originale: di fondo c'è sempre il tentativo di appartenere a un gruppo che punta tutto sull'estetica e che, davvero, non riesco a digerire per la povertà di personalità che cela: qualcuno ha un Alka-Seltzer?