ombra e fantasia

quanti giorni..


E' tanto che non sento di dovere intervenire su queste pagine. E' tanto che, ogni volta che penso a questa raccolta di pensieri, rifiuto l'idea che la persona più dolce e forte che potessi mai avere e che potessi mai perdere, non leggerà più con me le mie parole scritte, e questo è un dolore grande. Aumenta la consapevolezza che l'unico tramite di condivisione con lei sia io stesso. Unico testimone di ciò che insieme abbiamo vissuto, visto, pensato.Si accumulano, accozzate, le volte che devo fare a pugni con l'idea di perdere le persone che amo di più, di perderle, di perdere. Perdere anche me stesso con loro. Perdere via via i ricordi, le condivisioni, le gioie.Oggi poi, a distanza di mesi dall'estate infausta, è un giorno in cui, un periodo di nuove e antiche presenze, nuova e antica vita, di gioie intense, di strani smarrimenti, di ripensamenti, di speranze, di ricostruzioni, tutto sembra crollare, sembra concludersi. Un soffio, una crisi, un evento. Credi di essere sotto le macerie, ma una voce ti dice: sei solo tu il vento. Sei solo tu che vuoi sentirti un sopravvissuto. Ritrovi un amore, l'amore. Ciò che un tempo credevi il nucleo, la vita, l'origine delle energie, delle forze, della gioia. Il nutrimento per vivere, per godere, per piangere, per vivere, ancora, arriva a toccarti, ti chiama, ti vuole con sé. E poi.. lo perdi, ancora. Forse lo sapevi già. I miracoli hanno un perché non servono solo a farti star bene, sono segni, servono ad imparare qualcosa.Intanto io, del mio miracolo ho goduto, e oggi l'ho perso.