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Post n°11 pubblicato il 06 Luglio 2009 da furanosio
Cos'è la verità, dove si trova? E in cosa credere? In cosa aver fede, la fede pura, sincera e detita, spassionata? In questo periodo della vita, in cui mi pongo con un nuovo atteggiamento al mondo, e affronto la mia vita con armi di destrezza ripulite, riformate, revisionate, credo che il punto di partenza debba essere la mia mente. Strano da seguire come discorso probabilmente, ma semplice se si legge con la chiave del mio bisogno di liberarmi dagli schemi, dai culti, dalle costruzioni imposte da tutti i super-io della società, della famiglia e da qualunque intorno relazionale di ogni giorno. La libertà, quella di cui tutti i grandi filosoifi e i profeti hanno parlato, la vera libertà, è quella mentale. Voglio rileggere i miei muri alla luce della libertà. Non credo che qualcuno si possa offendere per questo. Voglio sapere se riesco a vedere oltre le opacità, per comprendere finalmente le trasparenze della vita e il suo senso. |
Post n°10 pubblicato il 29 Giugno 2009 da furanosio
Il dolore.. quello intimo.. quello tuo, solo tuo. Quello che non puoi spiegare, perchè nessuno lo può capire, perchè non lo puoi condividere. Cosa ci lascia, come ci cambia.. Come si cambia per non morire, cantava Fiorella, come si cambia per amore.. come fai a lasciare che il tuo animo si laceri, che la sofferenza ti dilani, ti logori, ti corroda, e permettere comunque alla vita di pervadere le tue intenzioni, i tuoi pensieri, i tuoi movimenti. Ogni passo, ogni azione, ogni gesto, ogni sguardo. Cosa ne è dei nostri ricordi, della nostra storia e del nostro futuro dopo che episodi forti della nostra vita, intensi, pesanti, dolorosi, ci costringono a cedere, a piegarci alla vita stessa? Siamo tutti precari, tutti fragilissimi. Come Lorenzo il magnifico, credo che la cosa più opportuna sia esser lieti, vivere l'attimo. Buona vita gente! |
Post n°9 pubblicato il 18 Giugno 2009 da furanosio
Credo di aver trovato uno dei più grossi motivi di attrito che si possono avvertire nella vita. Attraversare i cambiamenti spesso fa soffrire, specialmente se quella sofferenza ricorda antichi dolori e risveglia sensazioni terribili. Conseguenza è l'inevitabile tentativo di non cambiare, per non soffrire. Controindicazione? La vita si complica, perchè si finisce per non essere più aperti ai cambiamenti, quelli semplici, lineari.. che magari provocano anche dolore, sopportabile, e ci si inizia a logorare, per compensazione continua causa-effetto, alla ricerca di un equilibrio tra il razionale e l'emotivo, sempre difficile da trovare. Ecco che ti senti dire "tu pensi troppo!", cosa terribile, perchè se eviti di pensare sei morto, mentre invece più sai pensare più sei forte nella tua identità. Dunque con più proprietà si dovrebbe dire "tu pensi in modo complicato, dovresti trovare percorsi più diretti e lineari, se vuoi uno stile di vita meno logorante". Cercherò di respirare aria nuova, lieta.
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Post n°8 pubblicato il 15 Giugno 2009 da furanosio
Una pausa. Un momento. Fermo. Ne ho bisogno, serve a non perdermi, a non disorientarmi. Serve a riprendere l'equilibrio, a riassettare l'identità. Stare immobile, in attesa è l'unico modo per ritrovare l'energia, lo scopo. ATTENDERE. Sembra che derivi da lontano il termine, dal latino ad tendere e sembra inoltre, sempre da studi etimologici che il verbo latino tendere abbia radice ten- che avrebbe un significato che lascia riflettere.. significherebbe tenere. Allora mi piace usare la parola "attesa" nel mio caso.. sono qui, rivolto a tendere, e a tenere.. me stesso.. mi tengo con me e sono proteso verso me stesso.. Mi piace.
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Post n°7 pubblicato il 06 Giugno 2009 da furanosio
Un paio di scarpe da corsa nuove, una lunga pista che si snoda lungo il percorso di un bel fiume e vai.. vai per 8 km! Corri! Dopo anni che sei fermo e non ti muovi.. Bellissimo.. l'aria sul viso che ti ricorda i mille metri che facevi da bambino, la fatica eccezionale che ti fa sentire vivo. E le pause, perché fiato non ce n'è più. Quante metafore riesci a trovare mentre guardi il fiume lento che scorre accanto al tuo percorso. È impossibile non correre anche con la mente, pensare a quel flusso e capire.. che alla fine.. “tutto scorre”. Una volta una persona importante in un momento difficile, mi disse che io sono uno che corre; ho riflettuto molto su questa cosa, in parecchie occasioni. Ho cercato di frenare di assaporare gli istanti, di congelare i momenti per sentirne il sapore. anche li, vicino a quel fiume.. spesso cercavo di assaporare alcuni momenti di vita dei germani e dei loro momenti di vita, di carpire quei fugaci segreti della natura. Dovrei tornarci più spesso coi pensieri e probabilmente andare al fiume ancora per sentirlo meglio, e correre con lui. Ricordo Hesse, che racconta di Siddharta e di come fermandosi sul fiume inizia a raggiungere la comprensione massima delle cose.
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Inviato da: Mila
il 04/01/2012 alle 16:33
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il 27/04/2011 alle 14:32
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Inviato da: vale.cleo1978
il 07/07/2009 alle 00:52