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Post n°49 pubblicato il 05 Maggio 2010 da furomtvbrasil1

il precedenteL'ultima volta dell'Inter 38 anni fa
Niente da fare contro Cruijff &C.Nel 1972 a Rotterdam l'ultima sfida per la Coppa Campioni giocata dai nerazzurri: 2-0 per l'Ajax

 

Seconda Coppa Campioni consecutiva dell'Ajax, Inter battuta 2-0 (Olympia)
MILANO - A un passo dal trofeo più atteso. Non è ancora un successo, ovviamente, ma per l'Inter già la conquista della finale, che si disputerà a Madrid il 22 maggio, è un risultato storico. Se l'ultimo successo risale al 1965, anche l'ultima finale dell'Inter, in Coppa dei Campioni (allora si chiamava così) prima di quella conquistata eliminando il Barcellona, è lontana: risale infatti al 1972. E' l'anno del primo Padrino e di Provaci ancora Sam, della prima visita di un presidente Usa (Nixon) in Cina, di Exile on Main Street dei Rolling Stones, della rivelazione dei Delirium di Ivano Fossati nel Festival di Sanremo vinto da Nicola di Bari con I giorni dell'arcobaleno. A dispetto di quel titolo che lascia immaginare un mondo multicolore, la tv italiana è ancora in bianco e nero (lo sarà fino al 1977) e ovviamente soltanto Rai.

Le finali dell'Inter in Coppa Campioni Le finali dell'Inter in Coppa Campioni    Le finali dell'Inter in Coppa Campioni    Le finali dell'Inter in Coppa Campioni    Le finali dell'Inter in Coppa Campioni    Le finali dell'Inter in Coppa Campioni    Le finali dell'Inter in Coppa Campioni    Le finali dell'Inter in Coppa Campioni

Ed è così anche lo sport, in un anno con tanti avvenimenti tutti vissuti o da vivere in bianco e nero, dall'Olimpiade di Monaco alle vittorie «cannibale» belga Eddy Merkx, agli Internazionali di tennis di Roma dove la coppia Nastase-Tiriac dà spettacolo nel doppio. E in bianco e nero è anche il calcio, con la vittoria in Coppa delle Coppe del Milan a Salonicco che poi costa la sconfitta nella «fatal Verona», della quale approfitta la Juventus per agguantare lo scudetto numero 14 con una rimonta sulla Roma all'Olimpico ( pareggio di Altafini e rete decisiva di Cuccureddu a 3 minuti dalla fine).

Il gol dell'1-0 di Cruijff (Ap)
IL CONFRONTO - In quell'anno l'Inter si trova ad affrontare in finale i Campioni in carica e già questo dice di un confronto difficile. Ma l'Ajax, in quel momento, non è soltanto il detentore del trofeo, conquistato l'anno prima contro il Panathinaikos. E' la massima espressione del calcio in Europa e, probabilmente, nel mondo che in tre anni conquista tre Coppe dei Campioni consecutive. Come la Juventus l'anno successivo, i nerazzurri si trovano di fronte una super squadra, con la classe di Cruijff, la forza atletica di Haan, Neeskens e altri giocatori e, soprattutto, un modo di giocare (e di disporsi sul campo) che appare talmente innovativo da non essere né riproducibile né contrastabile con i «canoni» tradizionali. L'Inter d'altra parte (e la Juventus l'anno successivo) è una squadra non irresistibile e in fase di transizione. Con il tecnico Invernizzi, ci sono ancora alcuni dei fuoriclasse della Grande Inter come Mazzola e Jair, e ci sono giovani come Oriali che sarebbero diventati a loro volta dei simboli. Ma alla finale i nerazzurri arrivano dopo una vicenda singolare (la sconfitta con il Borussia Mönchengladbach per 7-1 poi cancellata dal verdetto sulla lattina che aveva colpito Boninsegna) e una semifinale con il Celtic senza reti in due partite (più supplementari) e decisa ai rigori (fino a due anni prima il verdetto lo avrebbe dato il lancio della monetina!). L’Ajax invece mostra grande autorità in tutto il torneo: elimina Dinamo Dresda, Olympique Marsiglia, Arsenal, Benfica.

(Ap)
LA PARTITA - La finale si gioca per di più in Olanda, anche se a Rotterdam sul campo degli avversari del Feyenoord. La differenza tecnica è già forte in partenza e un infortunio a Giubertoni condiziona la difesa dell'Inter. Oriali fa l’impossibile per contenere Cruijff, ma proprio il fuoriclasse segna i due giol che decidono la partita. Il primo arriva, al 48’, grazie anche a un infortunio di Bordon che in uscita su uno spiovente si scontra con Frustalupi, perdendo palla con la porta sguarnita: Cruijff non manca l'occasione e segna l'1-0. Il raddoppio arriva al 77’: è ancora Cruijff a segnare, questa volta di testa su una punizione di Keizer da sinistra. Niente da fare, al di là degli episodi, i lancieri sono comunque più forti. Tutto rinviato per l'Inter, anche se certamente i tifosi nerazzurri allora non immaginano certo di dover attendere 38 anni prima di rivedere la loro squadra in una finale nella massima competizione continentale.

Redazione Online

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