Così in terra

I Conti... non tornano


 Olocausto – cinque/sei milioni di morti... Ad ogni anniversario ricorre il ricordo perché non si dimentichi, perché ciò che è accaduto non si ripeta, viene puntualmente sottolineato. E' doveroso dire che ciò è giusto, e lo sarebbe anche se si trattasse di cifre diverse, anche inferiori: gli orrori delle guerre rimangono tali, orrori, comunque, sempre. E' però altrettanto doveroso chiedersi se esistano morti privilegiati e morti di secondo ordine, giusto per tornare sul solito vizio dei soliti metodi, delle solite strabiche lenti, delle solite parziali posizioni. Ruanda - In cento giorni, nel 1994, da ottocentomila a un milione di morti prevalentemente Tutsi.http://it.wikipedia.org/wiki/Genocidio_del_Ruanda Sudan – Guerra civile e successive conseguenze, in circa vent'anni, due milioni di morti.http://it.wikipedia.org/wiki/Seconda_guerra_civile_in_Sudan Congo – “Guerra mondiale africana” - Fra il 1998 e il 2003, più le successive conseguenze fino al 2008, cinque milioni quattrocentomila morti (lo sottolineo, in grassetto)http://it.wikipedia.org/wiki/Seconda_guerra_del_Congo Ciò che non avrebbe dovuto succedere è già accaduto molte volte ancora, eccome, ed è anzi di drammatica attualità. Dovremmo provare a chiedere ad un africano cosa prova nel “suo” anniversario, sistematicamente dimenticato; oppure che effetto gli fa la barbarie della sparizione di tanta gente, quotidianamente, nelle sue terre per lo sfruttamento delle risorse naturali? Quanti sono i pesi e quante dovrebbero essere le misure? Si raccontano troppe bugie, si nascondono troppe verità, si alterano troppi fatti per subdoli, abietti scopi: purtroppo (mi spiace molto dirlo) esistono concreti motivi per pensare che siano stati alterati anche i fatti sull'Olocausto, non per negare ciò che è avvenuto ma, per amore di verità, perché potrebbe essere successo in proporzioni, forse, molto inferiori a quanto si dice. Sono da aborrire tutti i regimi dispotici, oppressivi, come sono da condannare però tutte le azioni “democraticamente dissimulatrici” : per questo l'elenco sarebbe molto lungo.Vergogna si sovrappone ad altra vergogna, in una spirale di miseria e di miserabili, tutti i giorni, oggi come allora, in paesi "liberi", per mano di paesi "liberi", "democratici", di sangue "Nobel".