Ada è muta, tutto un silezio, lo schiaffo delle onde un quadro ...Lei è una fotografia in bianco e nero, come i tasti del piano, lei è musica, nelle dita, nel sangue. Promessa sposa di un uomo che non conosce, arriva in una terra selvaggia, sconosciuta, con una figlia. Il suo pianoforte, abbandonato sulla spiaggia , è la voce di chi non ha voce. Ma il destino ha qualcosa per lei, che rimane silenziosa ,coi suoi pensieri, lo sguardo perso nel lontano orizzonte, incapace quasi di vivere, bellissima; un altro uomo, un maori bianco, rozzo ma di nobile animo. Compra dall'avido marito il piano, le impone di insegnargli lo stumento. Ma non impara, ascolta, la guarda. Poi un ricatto. Per riavere il piano Ada deve permettergli di avvicinarla, un tasto per guardarla, due per sfiorarla, cinque per giacere con lei... dalla musica nasce l'amore,dalla musica del silenzio e del piano. Puro erotismo, adultero e proibito, che diventa reciproca conoscenza, realizzazione di affinità. Un film pieno di malinconica poesia, crudo, travolgente nella commozione e nella rabbia, bello, straordinariamente bello. E' la lotta tra anima e passione, tra ciò che è giusto e cio che non lo è, vita e morte che si combattono, su uno sfondo di amore, di musica, tra un si ed un no... e la vita torna a sorridere...