Sentimentalmente

la vita è trasformazione...


 Un posto bellissimo, che ci fa riflettere con estrema semplicità. Lo pubblico per concessione di un amico  Coluci.                  Grazie Luciano  L'esistenza è un susseguirsi di trasformazioni psico-fisiche, culturali, sociali, sentimentali, morali, spirituali: alcune volute, altre subite, alcune profonde, altre epidermiche, alcune abbelliscono il cuore, altre lo abbruttiscono, alcune liberano lo spirito, altre lo schiavizzano. Ogni mutamento sorprende, provoca, destabilizza. Esorcizzare, aver PAURA delle trasformazioni è FERMARE LA VITA.Le tre metamorfosi di NietzscheLe trasformazioni metaforiche dello spirito nel suo sviluppo sono: cammello, leone, il fanciullo.Il cammello ha la capacità di portare su di sé i pesi più gravosi, è lo spirito che piega le ginocchia. Vuol essere sottoposto sempre a compiti gravosi. È il senso del "dovere". Tutta la sua volontà è concentrata sull'imperativo "io devo", perché tutti i valori sono già stati creati. In questa prima metamorfosi il dovere imprigiona la volontà, la tiene schiava.Ma lo spirito raggiunge nel deserto la sua più profonda solitudine; qui lo spirito si trasforma in un leone, un predatore di libertà per essere signore del proprio destino, il diritto di creare nuovi valori. Non dice più "io devo" ma "io voglio". La libertà del leone è "libertà da" vecchi valori, non ancora "libertà di" nuovi valori.Allora lo spirito si trasforma in un fanciullo. Il fanciullo è innocente, crea, fantastica, gioca, è libero di creare il proprio mondo, nuovi valori. Il fanciullo ama, sogna, spera, guarda avanti: è inventore, poeta, artista, porta in sé la gioia di vivere... lo spirito è libertà.(liberamente tratto e rielaborato da "Così parlò Zarathustra")