Sentimentalmente

"La vita forse non vale più del cibo?" (San Giovanni Crisostomo)


Il Vangelo di oggi  non solo mi ha donato Dio attraverso l'evangelista, ma  ha regalato una grande calma al  mio cuore, che da sempre ripone grande speranza in Lui, unica consolazione alle mie tante angoscie. Da tempo non sono praticante, spero con tutta me stessa che Papa Francesco mi riporti alla Chiesa, anche per potere ritrovare le lunghe conversazioni con Dio, nella Sua Casa. E' vero che Gli parlo sempre, condivido con lui molto di me, del mio tempo, ma non è la stessa cosa,la mia quotidianità non ha la spiritualità del tempio e non mi sembra adatta; ma questo Vangelo mi ha rassicurata, come le parole che Papa Francesco è solito  dire:" Bisogna lasciare fare Dio"... Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 6,24-34. In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli: « Nessuno può servire a due padroni: o odierà l'uno e amerà l'altro, o preferirà l'uno e disprezzerà l'altro: non potete servire a Dio e a mammona.   Perciò vi dico: per la vostra vita non affannatevi di quello che mangerete o berrete, e neanche per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita forse non vale più del cibo e il corpo più del vestito? Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, né mietono, né ammassano nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non contate voi forse più di loro? E chi di voi, per quanto si dia da fare, può aggiungere un'ora sola alla sua vita? E perché vi affannate per il vestito? Osservate come crescono i gigli del campo: non lavorano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. Ora se Dio veste così l'erba del campo, che oggi c'è e domani verrà gettata nel forno, non farà assai più per voi, gente di poca fede? Non affannatevi dunque dicendo: Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo? Di tutte queste cose si preoccupano i pagani; il Padre vostro celeste infatti sa che ne avete bisogno. Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta. Non affannatevi dunque per il domani, perché il domani avrà gia le sue inquietudini. A ciascun giorno basta la sua pena ».