Sentimentalmente

La meraviglia della leggerezza ... Leggendo " Il Quadro mai dipinto" (M. Bisotti).


 
  Ci sarebbe più tempo per se stessi se se ne sprecasse meno per giudicare chi abbiamo intorno. Si toglie respiro al fiato per emettere sentenze definitive senza guardarsi dentro e sputar fuori finalmente le proprie frustrazioni personali, anziché inutile veleno distruttivo; cercare di comprendersi per rendersi migliori, spostarsi dalla melma anziché buttarla addosso a chi non ha affatto responsabilità per gli altrui fallimenti emotivi . Capire finalmente cosa c’è che non va. Dentro, non fuori. Chi non ha mai trovato un proprio posto è solito mettere sotto assedio quello degli altri e proiettargli addosso un brutto film di cui è il solo protagonista . Chi ha trovato il proprio piccolo posto si accomoda serenamente e non ha proprio voglia e desiderio di disarmonia. Si difende senza aggredire, prende quel che gli piace senza provare a togliere ed evita serenamente ciò che non gli porta benessere interiore . In fondo basterebbe semplicemente questo a rendere meno pesante la vita, a regalarsi quella leggerezza profonda che mi piace chiamare serenità . Però bisogna iniziare a mettersi in gioco. È che iniziare a mettersi in gioco comporta un certo grado di fatica; è dalla voglia di non affaticarsi che nascono i giudizi sul modo di giocare degli altri.