Sentimentalmente

Perchè dormiamo insieme?


 
  Dormire è un'attività solitaria. Fisicamente siamo l'uno accanto all'altro, ma dormiamo soli. Allora perché abbiamo questa abitudine? A chiederselo è Jon Methven che ha dedicato l'articolo "Why we sleep together", apparso sul The Atlantic, proprio a questo quesito.Una prima spiegazione può essere ricercata nella storia: il professore Roger Ekirch, storico e autore del libro "At Day’s Close: Night in Times Past", rivela che un tempo i letti erano costosi e dormire insieme poteva avere i suoi vantaggi economici. "Non c'erano altri posti in cui dormire, in cui trovare un po' di calore. Nell'era preindustriale, tutta la famiglia era solita dormire nello stesso lettone". E le coppie, invece? "Solo occasionalmente dormivano separate, soprattutto quando uno dei due coniugi era ammalato". Ma la storia e i suoi tempi bui non bastano come motivazione. "Essendo esseri umani - scrive Methven - siamo spaventati dal buio". "Fin da prima della rivoluzione industriale - afferma lo storico Ekirch - la notte era associata ad immagini infernali, al terrore. Dormire insieme poteva dare ai due un senso di sicurezza in più e proteggere da tutto, dai mostri, dai fantasmi, dalle streghe. Anche dai pensieri più oscuri". Questa teoria viene confermata anche dai film horror: gli amanti del genere sapranno che è solo quando il partner esce dalle coperte e va in ricognizione della casa per scoprire da dove viene un rumore, che succede l'imprevedibile. Se queste spiegazioni vanno bene per il passato, perché oggi, nonostante i tempi siano cambiati, continuiamo a dormire insieme? C'entra sempre la paura, ma calata nella società contemporanea. "La percezione è che se non dormi insieme al tuo partner, non fai sesso con lui, non state bene insieme. Molte persone hanno paura di dire che dormono meglio da sole", scrive Methven. Altri, invece, trovano bello dormire con qualcuno: riescono ad aprirsi e ad entrare in rapporto intimo con l'altra persona. "Spesso il tuo compagno di letto diventa anche il tuo miglior amico. Non succede solo alle coppie: può accadere anche alle sorelle, ai parenti, agli amici. Il buio, i limitati confini del letto, annullano le differenze di genere e le distinzioni sociali", afferma Ekirch. "Molti non riescono ad addormentarsi ma inziano a parlare liberamente. In assenza di luce, la formalità e le etichette non esistono"."Dormiamo insieme non perché è giusto che sia così, ma perché siamo degli 'esseri affettivi' - scrive Jon Methven - le nostre menti hanno bisogno di appoggio, ma anche di intimità. Ansia e stress ci fanno meno paura se ne discutiamo insieme al partner mentre indossiamo il pigiama. È importante stare l'uno accanto all'altro e parlare della nostra giornata, discutere dei bambini e della casa, fare gossip sui nostri vicini e colleghi, pianificare il giorno dopo: tutto nei confini della nostra camera. Ridiamo. Ci coccoliamo. E alla fine di ogni giorno, ci liberiamo del peso del mondo e lo facciamo accanto ai nostri migliori amici. E sappiamo di non essere da soli".