Sentimentalmente

Giovanni Boldini Parisien d’Italie...Milano, GAMManzoni (via Manzoni 45) fino al 18 gennaio 2015.


 
A 25 anni dalla storica rassegna alla Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente, Milano rende omaggio a uno tra gli indiscussi protagonisti della pittura italiana dell’Ottocento, con quaranta capolavori, alcuni dei quali mai esposti in pubblico, provenienti da prestigiose collezioni private. E' stato a Roma che mi sono innamorata di Boldini (1842-1931)quando vidi i suoi quadri ed ,in particolare alcuni esterni , per la prima volta...Ferrarese, nella Parigi degli Impressionisti divenne noto come il ritrattista della Belle Epoque. Fu artista dotato di una clientela prestigiosa che comprendeva le mogli di uomini ricchi e blasonati, donne nobili, bellissime, affascinanti, come la marchesa Luisa Casati, la ballerina Cléo de Mérode, la contessa de Rasty, la principessa Marthe Lucile Bibesco… tutte desiderose di farsi ritrarre dal “parigino d’Italia”.
E come le ritraeva Boldini! Slanciate, eleganti, sensuali, con magnifici abiti, voluttuosi e femminili.Oltre alla bellezza ne  metteva in risalto particolari, anche piccoli, accessori, tutto quello che caratterizzava la donna che si affidava ai suoi pennelli, e lui, le guardava da pittore e da uomo.
 Boldini è stato amato, invidiato , apprezzato , criticato, come tutti gli artisti. Indubbiamente non si piace a tutti, specialmente quando si ha successo e lui, successo e fama  ne conobbe durante la sua vita, che  passò attraverso quel periodo che tutti chiamiamo  La belle epòque.
 "Era un artista ultra chic, in suo modo particolare, specialmente quando ritraeva lungiformi signore dell'alta società internazionale che appaiono dipinte come sotto un vetro traslucido. Esperto di quel mondo e della letteratura francese che lo ha rappresentato, interpretava molto bene la più alta eleganza femminile in un'epoca in cui era anche troppo rivestita dagli artifici dei sarti e delle modiste, figurativamente legata in pose ambigue che stanno tra il salotto e il teatro. Ma quei ritratti hanno un forte potere d'incanto: rivelano spontanee e sicure doti di pittore..." (Berenson, 1958) Le donne ebbero sempre un ruolo di primo piano nella sua vita, nel ritrarle egli ne esaltava le caratteristiche migliori, allungava gambe, mani, piedi per esaltare il fascino naturale.   I suoi dipinti mostrano i  caratteristici, rapidissimi colpi di pennello, le cosiddette "sciabolate" che imprimevano vita e movimento a quel momento, irripetibile, in cui la bellezza appare più sfolgorante e in cui le sue muse si mostrano più disinvolte e naturali. L'artista esalta il loro ego ritraendole spesso soltanto un attimo prima che, sopraggiungendo l'autunno della vita, la loro bellezza appassisca per sempre.
 Il 1871 segna l'inizio della lunghissima esperienza francese di Boldini e quindi della Belle Époque che, in senso estetico e figurato, sbocciava, deflagrava e concludeva la propria parabola, parallelamente alle rappresentazioni caratterizzate del peintre italienne de Paris.