"Nessuno ha intenzione di costruire un muro", disse Walter Ulbricht, capo di Stato della Ddr, il 15 giugno 1961. Ma era bugiardo. Inizialmente la divisione di Berlino, tra Est e Ovest, fu creata con il filo spinato. A partire dal 15 agosto furono posati i primi blocchi di cemento e pietra e, di lì a poco, fu eretto il muro della vergogna, il simbolo della Cortina di ferro che divideva l'Occidente dal mondo filo sovietico. La Germania orientale ottenne lo scopo prefissato: l'emorragia fu bloccata. Dai 2,5 milioni di tedeschi fuggiti dal Paese alla ricerca della libertà tra il 1949 e il 1962, si passò ai circa cinquemila tra il 1962 e il 1989. Ma il Muro di Berlino divenne un simbolo vivente dell'oppressione, della tirannia e malvagità di un regime che negava ai propri cittadini non solo la libertà ma anche la possibilità di fuggire, nella speranza di una vita migliore. Il 9 novembre 1989 il Muro cadeva.
A Berlino , 25 anni fa, cadeva il muro.Fiorivano sogni e speranze... ma svanirono in fretta, lasciandoci nulla.. solo miseria .
"Nessuno ha intenzione di costruire un muro", disse Walter Ulbricht, capo di Stato della Ddr, il 15 giugno 1961. Ma era bugiardo. Inizialmente la divisione di Berlino, tra Est e Ovest, fu creata con il filo spinato. A partire dal 15 agosto furono posati i primi blocchi di cemento e pietra e, di lì a poco, fu eretto il muro della vergogna, il simbolo della Cortina di ferro che divideva l'Occidente dal mondo filo sovietico. La Germania orientale ottenne lo scopo prefissato: l'emorragia fu bloccata. Dai 2,5 milioni di tedeschi fuggiti dal Paese alla ricerca della libertà tra il 1949 e il 1962, si passò ai circa cinquemila tra il 1962 e il 1989. Ma il Muro di Berlino divenne un simbolo vivente dell'oppressione, della tirannia e malvagità di un regime che negava ai propri cittadini non solo la libertà ma anche la possibilità di fuggire, nella speranza di una vita migliore. Il 9 novembre 1989 il Muro cadeva.