Sentimentalmente

Vietato invecchiare...


 Signor vigile che a Pinerolo, provincia di Torino, ha dato la multa a un pensionato di 85 anni rallentato dall’artrosi perché attraversava la strada a passo di lumaca, mi potrebbe togliere una curiosità? Mi potrebbe spiegare per quale motivo in questo Paese strabico le regole scattano come tagliole solo quando a calpestarle sono i deboli e gli indifesi? Ho visto la faccia di quel pensionato, l’ho sentito parlare sullo sfondo di un classico tinello italiano, modesto e curato. E ho pensato che, se fosse ancora vivo, sarebbe potuto essere mio padre. Ecco, lei ha appena multato mio padre. Forse ne andrà orgoglioso. Le divise fanno strani scherzi, a volte. La legge è sicuramente dalla sua. Il pericoloso soggetto solcava le strisce pedonali con l’andatura di un alpino che marcia in montagna controvento. Incurante del troppo rapido susseguirsi dei colori: verde, giallo, rosso. E a quel punto, come un falchetto, è intervenuto lei, sorprendendolo in flagranza di reato. Immagino che sia altrettanto reattivo e implacabile quando sulle medesime strisce sfreccia una macchina a cento all’ora, guidata da un balordo munito di coltello. E’ intervenuto e, probabilmente, ha pensato: «Poveretto, zoppica, potrei dargli una mano ad attraversare, magari accompagnarlo al bar e offrirgli un caffè... ma se mi comportassi così, infrangerei il comma f) dell’articolo 1256 bis del regolamento, come risulta modificato dal dpr 146/68 ai sensi della delega n.1128». E di fronte a una simile sfilza di numeri è evidente che la sua umanità aveva i minuti contati. 
        Massimo Gramellini