Sentimentalmente

Ergo una rosa...


             Mi piace ricordare tra le piante da pien’aria in fiore, le stupende "rose di Natale"  che non devono essere confuse con la"stella di Natale" o poinsezia;intanto il fiore della prima è bianco, al massimo leggermente rosate; la sua forma è tra  la rosa canina ed il ranuncolo, il suo nome botanico è Elleboro, appartiene alla famiglia delle ranuncolacee e fino dall’antichità veniva impiegata per la preparazione di medicine e di filtri magici. Il  suo uso, tuttavia, è assai pericoloso in quanto gli ellebori contengono un temibile veleno ,un alcaloide che si chiama  elleborina, che può uccidere in pochi minuti.. Meglio lasciar stare ed ammirare la sua bellezza in giardino dove reca allegria nel rigido inverno.Ergo una rosa, e tutto ora si illuminacome non fa la luna né può il sole:serpe di luce ardente e attorcigliatao vento di capelli che scompiglia.Ergo una rosa, e grido a quanti uccelli punteggiano di nidi e canti il cielo,batto al suolo l’ordine che decidel’unione dei demoni e dei santi.Ergo una rosa, un corpo e un destinocontro il freddo della notte che avanza,e con la linfa della rosa e col mio sangueinnalzo perennità in vita breve.Ergo una rosa, e lascio, e abbandonoquanto mi duole di pene e di paure.Ergo una rosa, sì, e odo la vitain questo cantar d’uccelli sulle spalle.                 José Saramago